CATANZARO La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, rappresentata in aula dalla pm Annamaria Frustaci, al termine della lunga requisitoria ha invocato, davanti ai giudici della Corte d’Appello, la conferma delle condanne già emesse al termine del processo abbreviato di primo grado “Petrolmafie”, nei confronti di 17 indagati, e ha chiesto la riforma della sentenza per due imputati assolti. Si tratta di Filippo Fiarè e Gregorio Giofrè per i quali l’accusa ha chiesto 8 anni di reclusione ciascuno.
L’inchiesta
Al centro dell’inchiesta, i presunti illeciti perpetrati dalle cosche del vibonese e loro sodali nell’affare degli idrocarburi. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro di…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-01-18 15:59:58 da Redazione Corriere
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