ANCONA – Pensioni basse, un sistema sanitario fragile e un fisco inefficiente sono tra i motivi principali della manifestazione regionale promossa dallo Spi Cgil Marche. Martedì 29 ottobre ad Ancona, il sindacato dei pensionati si riunirà in un corteo con partenza alle 9:30 da piazza del Plebiscito e proseguirà lungo le vie del centro fino alla piazza, dove si terrà un comizio.
Le pensioni nelle Marche
Secondo i dati Inps, nel 2024 nelle Marche si contano 536.919 prestazioni pensionistiche, di cui 56,2% di vecchiaia e un inquietante 56,5% al di sotto dei 750 euro mensili. Con una media mensile di 956 euro lordi, le pensioni marchigiane sono inferiori alla media nazionale, e le donne percepiscono 628 euro in meno degli uomini. “È urgente difendere il potere d’acquisto con una piena rivalutazione delle pensioni e l’ampliamento della quattordicesima mensilità”, commenta Elio Cerri, segretario Spi Cgil Marche. “Tagli e inflazione al 15% hanno avuto un effetto devastante su pensioni già basse”. Le Marche, una delle regioni con la più alta percentuale di anziani in Italia, contano oltre 51mila non autosufficienti, di cui 35mila affetti da demenza. I posti nelle strutture di assistenza sono insufficienti, con 2.500 persone in attesa e 27mila anziani seguiti solo a domicilio. La spesa sociale per gli anziani è di appena 54 euro per abitante, contro i 90 della media nazionale. Per Cerri, “occorre potenziare le strutture sanitarie e le cure domiciliari e finanziare la legge sulla non autosufficienza e una nuova legge sull’invecchiamento attivo”.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-25 12:24:29 da
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