A testa alta ma non senza qualche rammarico. Dopo la convincente vittoria all’esordio, nel loro secondo match alle ATP Finals Simone Bolelli e Andrea Vavassori perdono contro Kevin Krawietz e Tim Puetz, coppia numero 8 al mondo.
Loro hanno risposto meglio nei momenti importanti. Hanno salvato questi tre killer point sul primo set che potevano cambiare la partita. Potevamo andare un break sopra. E hanno tenuto molto bene perché hanno servito sempre molto bene sinceramente”, il commento a caldo di Bolelli a fine partita.
I rimpianti tutti o quasi proprio in quel primo set. Il pubblico spinge – Vavassori è nato a Torino e si allena a Pinerolo – gli azzurri vanno a un passo dal rubare il servizio al duo tedesco. Che però cresce di gioco dopo gioco, conquista il match e complica – ma non compromette – la strada della coppia italiana verso le semifinali. E Vavassori lancia il guanto di sfida:
Andiamo avanti, siamo già focalizzati sull’ultima partita. E’ ora di mandarli a casa Arevalo e Pavic, che ci hanno fatto lo sgambetto tre volte quest’anno e ci piacerebbe mandarli a casa prima della fine dell’anno. E chiudere avendo sconfitto alla fine tutte le coppie del doppio
Nel match serale Zverev regola anche Ruud – 7-6, 6-3. Mentre le Finals ritrovano un protagonista: quell’Alcaraz che batte 6-3, 7-6 Rublev, cancella la sconfitta dell’esordio e torna il principale rivale per il titolo di Jannik Sinner. L’azzurro ancora non è aritmeticamente in semifinale: alle 20.30 la decisiva sfida contro Medvedev.
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