PISTOIA – L’associazione “Noi del Pacini” Onlus ha una sede, in via Curtatone e Montanara. E’ stata inaugurata nei giorni scorsi.
Oltre ai consiglieri, ai numerosi soci e agli studenti dell’Istituto Filippo Pacini, al taglio del nastro hanno presenziato anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, la dirigente scolastica dottoressa Marzia Andreoni e l’assessore Alessandro Sabella, anche in qualità di socio inventore.
“L’associazione, che nello scorso ottobre ha festeggiato i primi 10 anni di attività, ha finalmente una sede operativa dove soci e consiglieri potranno ritrovarsi per condividere idee e trasformarle in progetti, bandi e iniziative condivise e messe a disposizione dell’Istituto Pacini e dei suoi studenti” ha dichiarato la vice presidente Laura Vignali, ex professoressa di lettere attualmente in pensione e scrittrice giallista molto apprezzata.
“La sede ci auguriamo possa diventare anche un punto di aggregazione per studenti e professori che desiderino utilizzarla per confrontarsi o approfondire tematiche sviluppate in classe, o per attività di natura extra scolastica, il tutto sempre nell’ottica del servizio a favore degli studenti”- ha continuato il professor Angelo Vaccaro, socio inventore e da sempre motore dell’associazione.
Già da domani la sede sociale sarà impegnata nell’organizzazione di due eventi che vedranno la luce nel mese di maggio: lo storico galà delle classi quinte a fine mese e il 16 maggio il nuovissimo progetto “Come eravamo”, nel quale ripercorreremo il viaggio dei 100 anni di vita dell’Istituto con immagini, musiche, danze e riproduzioni di abiti delle varie epoche, costruendo dei veri e propri spaccati dei decenni trascorsi, animati da studenti e professori di oggi e di ieri. E’ un progetto ambizioso che l’associazione vuol regalare alla scuola e a tutti quelli che vorranno partecipare, per festeggiare il suo decennale.
La Noi del Pacini desidera ringraziare tutti gli intervenuti e in particolare ringrazia sentitamente la signora Anna Maria Palandri, madre del professor Vaccaro e proprietaria del fondo, per averlo messo a disposizione con grande generosità, in comodato d’uso gratuito.
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