ENNA – Omicidio di Franco Zanerolli, i carabinieri arrestano il presunto mandante: si tratta di Pietro Balsamo, pregiudicato per associazione mafiosa. Fu un caso di lupara bianca, ci vollero 14 anni per dichiarare la “morte presunta” dell’operaio.
Le indagini sull’omicidio
Primo agosto del 1992, Franco Zanerolli, dipendente di un vivaio, scompare senza lasciare alcuna traccia. Dopo il primo sopralluogo nell’azienda agricola, non emergono segni di colluttazione, ma i carabinieri notano la sua auto con le chiavi inserite. All’interno di una abitazione rurale, gli investigatori fotografano un fumetto di ‘Diabolik’, capovolto, come se qualcuno lo stesse leggendo.
L’ombra della lupara bianca
Anni di indagine senza esito portano all’archiviazione del fascicolo. Ma alcuni collaboratori iniziano a parlare, a partire dal 2000 e a abitazione di un boss viene sequestrato un pizzino. Nel 2006, 14 anni dopo la scomparsa avvenuta il primo agosto del 1992, il tribunale di Enna dichiara la morte presunta dell’operaio.
La direzione distrettuale antimafia della procura di Caltanissetta chiede l’arresto di Balsamo al Gip, ma, inizialmente, per “insussistenza delle esigenze cautelari”, viene respinta. Scatta il ricorso al Riesame: il pregiudicato è finito in carcere con l’accusa di omicidio aggravato.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2023-10-05 13:31:38 da Antonio Condorelli
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