Sarà che il suo super-eroe dell’infanzia è Flash, fatto sta che Jannik Sinner va veloce. Anzi velocissimo: in poco più di un’ora la semifinale è chiusa. Senza lasciar all’avversario, Caspar Ruud, nemmeno l’illusione di poter giocarsela.
Non c’è storia. Lo capisci fin da subito. Secondo game, dopo uno scambio lunghissimo, l’invenzione, un pallonetto al volo che fa impazzire il Pala Olimpico di Torino.
Poi a un certo punto è sotto 15-40 e ribalta tutto. L’ha fatto in coppa Davis un anno fa contro la Serbia, dall’altra parte del campo il re, Djokovic, figurarsi se non gli riesce con il norvegese. Un ottimo giocatore, sia chiaro. È il sesto al mondo. Ma il Sinner visto questa stagione è in un’altra dimensione: 6-1 a 6-2. E ora c’è, di nuovo, lo statunitense Fritz ma in finale.
“E’ sempre molto speciale giocare qui per me. Proveremo a fare meglio rispetto all’anno scorso. Però a prescindere dal risultato di domani una settimana piena di emozioni e di momenti bellissimi. Grazie mille a tutti”, le prime parole a caldo di Sinner al termine dell’incontro
Jannik Sinner durante la semifinale delle ATP Finals 2024 (LaPresse)
LA PARTITA
Non c’è stata partita, troppo il divario a livello di potenza e di velocità della pallina. Lo scandinavo ci ha provato, non ha lesinato l’impegno, ma si è trovato di fronte un giocatore che oggi è di un’altra categoria.
Pronti via e Sinner ha iniziato a “bombardare” il norvegese da fondo campo. Dopo 10 minuti di gioco si é già sul 3-0 per l’azzurro, punteggio impreziosito da un pallonetto di volée applaudito dallo stesso Ruud. Anche il servizio ha girato bene, a parte un breve passaggio a vuoto. Poi ci sono state la personalità e la sicurezza maturate dall’altoatesino nell’ultimo anno: un esempio nel quinto game, quando è andato sotto 15-40 ed ha recuperato fino ad aggiudicarsi il gioco. Poco dopo Jannik ha difeso strenuamente un punto, costringendo l’avversario all’errore. Per Ruud è subentrata un po’ di frustrazione. Il primo set si è quindi chiuso sul 6-1 dopo mezz’ora di gioco.
Nel secondo set stessa musica. All’inizio Ruud sembrava riuscire ad arginare un po’ meglio gli attacchi del numero 1 del mondo. Nel quarto game il norvegese si è portato avanti 0-30. Sinner ha sbuffato, poi con il servizio e due traccianti di dritto ha rimesso le cose a posto. La frustrazione è cresciuta per Ruud, che ha continuato a sbattere contro un muro ed ha iniziato a sbagliare anche palle semplici. Al quinto game è arrivato il break decisivo per l’azzurro: nella pausa si è seduto in panchina, ha sbocconcellato una banana e si è goduto lo spettacolo di colori e tifo sulle tribune. L’ultima parte del set è scivolata via, il pubblico in delirio. Jannik ha chiuso con un servizio vincente.
Alla fine i numeri del match fanno impressione: otto aces contro uno, 54 punti contro 30, 81% di punti vinti sul primo servizio.
DOMENICA ALLE 18 LA FINALE
Per Sinner si tratta della seconda finale in carriera alle Atp Finals: lo scorso anno fu sconfitto nel match per il titolo dal serbo Novak Djokovic, assente in questa edizione.
Per il titolo di ‘maestro’ l’azzurro sfiderà domenica, nel remake della finale dell’Us Open 2024, lo statunitense Taylor Fritz, numero 5 del mondo, che nella prima semifinale aveva eliminato a sorpresa, per 6-3 3-6 7-6(3) e dopo due ore e 24 minuti di partita, il tedesco Alexander Zverev, n.2 Atp e trionfatore due volte in questo torneo, nel 2018 a Londra e nel 2021 proprio a Torino.
Jannik Sinner in campo all’Inalpi Arena (LePresse)
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