Si erano finti un facoltoso compratore russo e il suo emissario svizzero desiderosi di acquistare da un 93enne di Trento dei gioielli e degli orologi per 65mila euro. Peccato che avessero pagato con banconote fotocopiate su cui era scritto “Fac simile”.
La truffa
I fatti risalgono al 25 maggio 2023. I due, dopo aver contattato la vittima che sul portale Subito.it aveva pubblicato uno stock di orologi e gioielli, hanno dato il via al raggiro noto come “Rip Deal”. Si sono recati a Trento e, nel corso del primo incontro, come ricostruito dalla polizia, i due hanno fatto riporre alla vittima i gioielli all’interno di una busta sigillata a controfirmata da tutte le parti al fine di rendere credibile la bontà della trattativa in atto.
Durante il secondo incontro hanno consegnato il corrispettivo del valore dei monili in banconote da 100€ fotocopiate, appunto con la scritta “Fac simile”, non prima di aver apposto due banconote vere sopra e sotto alle mazzette fotocopiate per superare ogni sospetto. Quando l’anziano stava per scoprire il raggiro, i due hanno preso la busta dei gioielli dal cassetto della cucina dove era stata riposta e si sono allontanati dal luogo simulando un finto malore della moglie del compratore russo rimasta ad attenderli in macchina. Ovviamente, si sono subito dati alla fuga.
L’indagine
Grazie alle risultanze della prima attività investigativa, si è giunti all’identificazione di uno degli indagati, perquisito il 4 luglio 2023: la perquisizione ha portato al rinvenimento di uno degli orologi rubati a Trento, marca Frank Muller, oltre ad un notevole quantitativo di banconote da 100 euro fotocopiate, tutte con lo stesso numero seriale di quelle utilizzate per raggirare l’anziana vittima trentina.
L’obiettivo, a quel punto, è stato identificare il secondo malfattore e acquisire elementi tali da ritenere la coppia impegnata nel raggiro di utenti inserzionisti su piattaforme on line, soprattutto nel campo dei beni di lusso. Fondamentale in questo senso anche il ruolo della polizia scientifica che su una delle banconote sequestrate nella casa del 93enne ha rilevato le impronte papillari di uno degli indagati.
Così, i due responsabili, un serbo di 31 anni e un rumeno di 40 anni, sono stati arrestati il primo nella sua abitazione di Cassano Magnago in provincia di Varese, il secondo in un hotel di Milano. Entrambi devo rispondere di furto pluriaggravato.
www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2024-03-08 17:11:45 da
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