“Pane, dimostri senso dello Stato: si dimetta…”

La lettera di Bruno Ferrarotti sul caso del Deposito Nucleare

VERCELLI – Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Direttore,

Comincerei con una sintetica memoria della baldanza comunicativa con la quale il sindaco Pane ha sempre rivendicato l’irresponsabile espediente politico dell’«autocandidatura» per fare del territorio di Trino il Deposito Unico Nazionale (DUN) dei rifiuti radioattivi: “Il Monferrato” 29.12.2023: «Trino è esclusa dai siti idonei per criteri regionali e locali e quindi per una scelta amministrativa e non scientifica; “La Stampa”, 30.12.2023: «Non condividiamo che la scelta debba essere concertata con la cittadinanza: si discute ma è il Consiglio a prendere le decisioni e assumersi le responsabilità»; “La Stampa”, 13.1.2024: «Sapevo che avrei trovato opposizione e tanti, a seconda di come tira il vento, cambiano bandiera»; “Il Monferrato”, 16.1.2024: «Quello che sto facendo è perché ci credo, ho sempre lavorato per la sicurezza di tutti, a volte anche a discapito della mia»; “La Stampa”, 18.1.2024: «Non siamo dei folli o dei visionari, bensì stiamo contribuendo a cambiare il modo di affrontare questi argomenti»; “Il Monferrato”, 23.1.2024: «Nel caso in cui il nostro territorio rientrasse tra i siti idonei per realizzare il DUN, organizzeremo un ciclo di incontri […] con l’obiettivo di scongiurare il protrarsi di strumentalizzazioni basate su preconcetti e logiche non meglio identificate»; “La Sesia”, 2.2.2024: «Ad oggi non penso, e non ce n’è motivo di ritirare l’autocandidatura. […] Come noi la pensano tante persone, favorevoli, che non manifestano il proprio pensiero per evitare aggressioni sui social».

Come appare evidente, la supponenza sindacale sprizza da tutti i pori: spregio per chi “cambia bandiera”, per la “superficialità scientifica”, per la “concertazione con la cittadinanza”, per chi “strumentalizza con preconcetti”; al contempo boriosa consapevolezza di “credere” in un progetto che non è da “folli”, per il quale non si deve “ritirare l’autocandidatura”, ergendosi perfino a paladino delle persone che pensando come lui sono “aggredite sui social”.

Poi è arrivato martedì 12 marzo 2024. Alle 19:30 la Giunta comunale di Trino è convocata «in videoconferenza» per deliberare su un punto all’ordine del giorno: «Revoca deliberazione n. 8 del 12 gennaio 2024 relativa al Deposito Nazionale Unico dei rifiuti radioattivi…». Sarebbe bastato che uno, uno solo degli assessori, provvisto di un minimo di coerenza amministrativa, indipendenza di giudizio e dignità intellettuale, avesse alzato una mano e sussurrato: «Perché la revoca, quando fino a ieri sostenevamo con orgoglio il contrario?», e la Giunta Pane sarebbe andata in crisi.

Questo non è avvenuto, ma in compenso è stata redatta una deliberazione comunale, la n. 35 – 12 marzo 2024, che passerà alla storia in quanto documento che, per la sua insipienza, sarà oggetto di…