23 Aprile 2025 16:25
È iniziata, nell’aula di Montecitorio, la commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite. Durante la cerimonia l’intervento del presidente della Camera Lorenzo Fontana, del presidente del Senato Ignazio La Russa, un rappresentante di ciascun gruppo politico e in conclusione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La durata complessiva della commemorazione è stimata in un’ora e un quarto circa.
Dopo gli interventi dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, in occasione della commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite nell’Aula di Montecitorio è stato osservato un minuto di silenzio. Al termine è scattato un lungo applauso da parte dell’emiciclo.
“Camera e Senato si ritrovano oggi riunite in questa Aula per rendere omaggio a un Pontefice che abbiamo amato e ammirato per l’instancabile forza ed energia con cui si è sconfitto per la giustizia, la pace e la fraternità tra i popoli e le nazioni”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa in Aula alla Camera durante le commemorazioni di Papa Francesco a Camere riunite.
“In questi anni di pontificato, – ha aggiunto – la profondità del suo messaggio di fede e di speranza ha saputo toccare le corde più profonde dei nostri cuori. E persino in queste ultime settimane, nonostante la malattia lo avesse fortemente debilitato, Papa Francesco mai ha smesso di far sentire la sua voce affinché i conflitti, le divisioni e le guerre venissero superate. È stato un autentico testimone di fede vissuta, capace di incarnare fondamentali valori di misericordia e solidarietà. La sua attenzione verso gli ultimi, verso i più fragili, e verso gli emarginati, ha superato le diversità religiose e spirituali ed è diventata una continua esortazione ai leader del mondo a lavorare insieme per la pace, il bene comune e il rispetto della dignità di ogni persona”, conclude La Russa, “ringraziandolo per il messaggio di amore, di fede e di impegno che con il suo esempio, le sue parole e la sua vita ci ha lasciato per guidarci verso un futuro di pace e di speranza”.
“Lunedì 21 aprile è venuto a mancare Sua Santità Papa Francesco. Di origine italiana, fu eletto al Soglio pontificio il 13 marzo 2013. È stato il primo Papa proveniente dal continente americano, il primo a chiamarsi Francesco. La scelta di quel nome fece subito comprendere l’attenzione che avrebbe avuto per gli ultimi, per le persone malate e per chi soffre. Ha voluto sempre camminare accanto a tutti, senza escludere nessuno. Il suo Magistero, fondato sulla solidarietà e sulla difesa della dignità umana, è stato un esempio di vicinanza ai fedeli e di impegno a favore anche delle persone anziane e dei più deboli. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo per i Cattolici e per l’intera comunità internazionale”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, durante la commemorazione di Papa Francesco a Montecitorio.
“Religiosi e laici, credenti e non credenti si stringono nel ricordo di un uomo che ha svolto la propria missione con spirito di sacrificio e di abnegazione cristiana. Fino all’ultimo istante non ha mai abbandonato chi confidava nel suo sostegno. Anche nelle sue condizioni di salute sempre più fragili, nel giorno di Pasqua ha avuto la forza di impartire la benedizione ‘Urbi et Orbi’ e di abbracciare simbolicamente per l’ultima volta i fedeli presenti in Piazza San Pietro. ‘La mia gente è povera e io sono uno di loro’, disse un giorno spiegando la decisione di abitare in un appartamento semplice, al di fuori del Palazzo Apostolico. È stato pastore tra la sua gente, pellegrino di pace e testimone di misericordia”, aggiunge Fontana, osservando che “il suo pontificato è giunto al termine proprio come era iniziato: con i fedeli, con la preghiera e con l’invito a nutrire sempre la speranza. Già nel giorno della sua elezione, invitò la folla a pregare per l’avvio di un cammino di amore e di fratellanza, che unisse il Papa al suo Popolo. La mattina successiva, rispose con calore all’affetto di chi lo acclamava in occasione della sua prima visita presso la basilica di Santa Maria Maggiore, luogo simbolo della sua profonda devozione per la Madonna di ‘Salute e Salvezza’. Nei 12 anni del suo pontificato, segnati a livello mondiale da un clima di tensione, conflitti e incertezza, il Santo Padre si è speso senza riserve per infondere fiducia e conforto nei cuori di tutti. Di fronte agli orrori e alle devastazioni delle guerre, non ha mai smesso di lanciare vibranti appelli in favore della pace. La sua instancabile vocazione al dialogo lo ha condotto dove nessun altro Pontefice era mai giunto. Francesco è stato, infatti, il primo Papa a partecipare a un vertice del G7, a incontrare un Patriarca di Mosca, a recarsi in Iraq”, continua il presidente della Camera, concludendo con un ricordo personale: “Non potrò mai dimenticare la sua voce quando mi telefonò in occasione della mia elezione a Presidente della Camera, né quando mi accolse in Vaticano. Papa Francesco ci mancherà”.
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