BARI – La questua «arrabbiata» dei parcheggiatori abusivi che si preparano ai giorni della Fiera del Levante e alla riapertura delle scuole. Da poco sono tornati anche in Piazza Moro, senza dare troppo nell’occhio, perché i controlli «anti degrado» sono frequenti e severi. Vogliono la loro mancia, la chiedono, spesso la implorano a volte la pretendono con cattiveria. Ciondolano da una panchina all’altra, qualcuno si porta dietro la sediolina per il mare e al momento opportuno, quando non c’è polizia in giro partono all’attacco.
Terra di conquista «L’arte di arrangiarsi» per gli abusivi del parcheggio è una questione di sopravvivenza che ora si preparano ad investire tempo ed energie intorno agli istituti di istruzione, dall’asilo all’università, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico. Poi a partire dal 28 settembre ci sarà la Fiera del Levante e anche in questo caso la mobilitazione dei guardamacchine sarà massiccia. La Polizia locale si sta organizzando per porre un argine alla presenza di questi «lavoratori» irregolari.
La crisi economica è un tema che risuona quotidianamente. C’è però chi è in crisi da una vita intera. A chi non è capitato di dover versare un obolo a un parcheggiatore nonostante la gratuità del posto auto. Sono i parcheggiatori abusivi che stipulano una sorta di contratto con i proprietari dei veicoli: «ti controllo io la macchina» oppure «è meglio se mi dai qualcosa per evitare danni al tuo mezzo», questo il retropensiero dell’accordo mascherato.
Esiste una mappa delle zone presidiate dai guardiamacchine che questa estate si è allargata fagocitando le strade intorno alle spiagge libere e quella a pagamento. Nelle zone periferiche hanno anche invaso delle aree private semi abbandonate attrezzando dei parcheggi flash mob.
La questione del parcheggio abusivo su un’area privata non è affatto semplice. Le forze dell’ordine non hanno alcun potere su queste zone. I proprietari per veder tutelati i propri diritti ed essere risarciti del danno eventualmente subito dal comportamento abusivo possono solo rivolgersi al giudice competente.
La mappa Esiste anche un elenco delle vie e delle piazze presidiate da questi professionisti della questua, sono state piantate sulla cartina stradale di Bari in corrispondenza di Via Cifarelli, via Capruzzi, via Oberdan, ponte Garibaldi, via di Vagno, piazza Gramsci, Lungomare Nazario Sauro, piazza Diaz, largo Giannella, lungomare Di Crollalanza, piazza IV novembre, Imperatore Augusto, piazza Cristoforo Colombo, corso De Tullio, corso Vittorio Veneto, via Brigata Regina, il sottovia viale Pasteur.
Da piazza Prefettura agli ospedali Tra gli obiettivi davvero «sensibili» ci sono soprattutto le strade intorno al cimitero monumentale, a piazza Massari e piazza Libertà (Prefettura) e gli ospedali San Paolo, Di Venere e Mater Dei. Fette di territorio presidiate tutto l’anno con turni di 12 ore secondo criteri che vedono gli abusivi dividersi più o meno equamente le aree di sosta più ambite. E non importa se per terra ci sono le strisce blu. Chiedono un’offerta simbolica in cambio del nulla e non si fanno scrupolo di invadere le Zsr, alla faccia dei grattini. Quando arriva la Polizia locale e le Volanti della Questura, loro svaniscono, per tornare a fare capolino come le lumache dopo la tempesta…
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-09-04 06:00:08 da
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