PERDONANZA, SCONTRO PALCO COLLEMAGGIO. SGARBI: “EVENTI IN ALTRE SEDI”; BIONDI: “NON DECIDE LUI” | Ultime notizie di cronaca Abruzzo

PERDONANZA, SCONTRO PALCO COLLEMAGGIO. SGARBI: “EVENTI IN ALTRE SEDI”; BIONDI: “NON DECIDE LUI” | Ultime notizie di cronaca Abruzzo

PERDONANZA, SCONTRO PALCO COLLEMAGGIO. SGARBI: “EVENTI IN ALTRE SEDI”; BIONDI: “NON DECIDE LUI” | Ultime notizie di cronaca Abruzzo


L’AQUILA – Dal “perdono” alle polemiche: alla vigilia di quello che è il giubileo più antico della storia, l’allestimento del palco davanti alla basilica di Collemaggio all’Aquila diventa un caso politico.

E così, per la 729esima Perdonanza celestiniana, si accendono i riflettori su uno scontro che dalle feroci critiche delle opposizioni si sposta all’interno del centrodestra, coinvolgendo anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che, sollecitato da numerose segnalazioni arrivate al Ministero, si è espresso contro gli organizzatori per l’imponente impalcatura che nasconde la facciata “di una delle chiese più belle d’Italia”, scatenando la reazione del sindaco, Pierluigi Biondi, di Fratelli d’Italia, che lo ha invitato senza troppi giri di parole a rivedere le sue posizioni.

Se da un lato Sgarbi è intervenuto sostenendo che “la Soprintendenza non può lasciare all’arbitrio degli organizzatori la tutela della Basilica” avvertendo che nessuna “‘indulgenza plenaria’ potrà essere invocata per il futuro”, dall’altro il primo cittadino ha chiarito subito: “Non è certo Sgarbi che decide come e dove si devono svolgere gli eventi legati a quello che è considerato il primo Giubileo della storia e che lo stesso Celestino V, che lo volle nel lontano 1294, indicò dovesse essere una festa di popolo, dunque non solo religiosa. Spiace constatare come il sottosegretario parli, appunto, per sentito dire, dal momento che la facciata della nostra Basilica è perfettamente visibile”.

Inoltre, l’altro sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, che ha partecipato alla cerimonia di apertura della 729esima Perdonanza celestiniana, intervenendo poco prima dell’accensione del braciere, sul palco allestito a Collemaggio, ha detto: “Non voglio addentrarmi in un ragionamento spirituale, perché c’è chi più di me può farlo ma è significativo che questo valore venga trasmesso qui davanti questa basilica, valorizzata a mio avviso in maniera importante da questo allestimento”, ha sottolineato sconfessando in parte quanto dichiarato da Sgarbi.

SGARBI: “MAI PIU’ PALCO DAVANTI BASILICA COLLEMAGGIO, CONCERTI IN ALTRE SEDI”

“Ho grande rispetto per le tradizioni religiose, ed ancor più per i sentimenti di devozione degli aquilani per una storica festa quale è quella della Perdonanza, ma credo, e su questo ho il conforto di tanti cittadini, che in nessun modo una festa popolare possa pregiudicare alle migliaia di visitatori che in questi mesi si recano in città la spettacolare visione della facciata di una delle chiese più belle d’Italia”.

Poi Sgarbi ha aggiunto: “Contrariamente a quanto dichiarato dagli organizzatori, il montaggio del palco e dunque il suo utilizzo, non è destinato alle sole iniziative religiose, ma è stato esteso a manifestazioni di altro genere, di puro intrattenimento, che nulla hanno a che fare con la festa della Perdonanza. Ho la sensazione che anche la Soprintendenza, che con discutibile magnanimità ha dato la sua autorizzazione con le prescrizioni di rito, sia stata ingannata”.

Ed inoltre “come è stato comunicato con solerzia ai miei uffici, non si può certo affidare la tutela dei beni artistici ‘all’opinione pubblica perché possa spingere gli organizzatori ad individuare per i prossimi anni luoghi più idonei per gli eventi a carattere civile’. La Soprintendenza non può lasciare all’arbitrio degli organizzatori la tutela della Basilica. La tutela del patrimonio culturale va dunque garantita con maggiore rigore. I beni culturali possono fare da scenografia a simili manifestazioni, ma in alcun modo debbono essere oscurati, tanto più per così tanti giorni”.

Per questa edizione il sottosegretario Sgarbi, illuminato dalla grazia di Dio, concede la “perdonanza” agli organizzatori: “ma sia chiaro sin da adesso, anche alla Soprintendenza, che per il montaggio del palco innanzi alla Basilica, nessuna ‘indulgenza plenaria’ potrà essere invocata per il futuro”.

BIONDI: “NON DECIDE LUI DOVE SI SVOLGONO EVENTI, USCITE IMPROVVIDE”

“La presa di posizione del sottosegretario Vittorio Sgarbi amareggia non tanto e non solo perché proviene da persona di conclamata cultura, quanto perché ‘indotta’ dalle provocazioni di qualche parlamentare di centrosinistra che, digiuno di argomenti e consenso, ne cerca tra questioni a lui lontane dal momento che a Collemaggio lo si vede solo a fare passerella una volta l’anno a favore degli obiettivi”.

“Non è certo Sgarbi che decide come e dove si devono svolgere gli eventi legati a quello che è considerato il primo Giubileo della storia e che lo stesso Celestino V, che lo volle nel lontano 1294, indicò dovesse essere una festa di popolo, dunque non solo religiosa. Spiace constatare come il sottosegretario parli, appunto, per sentito dire, dal momento che la facciata della nostra Basilica è perfettamente visibile”, rileva il sindaco dell’Aquila, “a differenza del passato, prima che si insediasse la nostra amministrazione”.

“Inoltre, nella Basilica c’è un viavai di gente festosa che se ne infischia delle polemiche tutte locali, e che tali sarebbero rimaste se un rappresentante di Governo non gli avesse dato eco. Speriamo che anche stavolta Sgarbi smentisca quello che afferma, come fatto a più riprese ultimamente in occasioni di altre uscite sempre più improvvide di cui si è reso e continua a rendersi protagonista”, conclude il sindaco Biondi.

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