SCANDALE Nelle primissime ore della mattinata dello scorso 3 gennaio, i carabinieri del Gruppo Forestale di Crotone, con il supporto di quelli della stazione di Scandale e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia del centro pitagorico, hanno arrestato tre persone, il trentatreenne L.A., il ventiduenne S.M. e il venticinquenne L.F., quest’ultimo già recluso per degli altri motivi nel carcere di Siano, a Catanzaro, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa nei loro confronti dal gip del tribunale di Crotone, poiché indagati per coltivazione e produzione illegale di sostanze stupefacenti, in quanto ritenuti i presunti responsabili, insieme a un altro individuo, M.F., destinatario dello stesso provvedimento e al momento non rintracciato, della realizzazione e della cura di una piantagione di canapa (cannabis indica).
L’indagine è scaturita dal rinvenimento e dal contestuale sequestro da parte dei carabinieri del Nucleo Forestale di Crotone di un campo, coltivato con la suddetta sostanza nella località Brasimato del capoluogo pitagorico, avvenuti lo scorso mese di giugno, nel corso di un servizio perlustrativo, grazie all’utilizzo di alcuni droni.
Nella fattispecie, i suddetti apparecchi hanno permesso di localizzare, in un’area boschiva di “eucalipto”, quasi inaccessibile agli automezzi, la citata coltivazione, composta da più di 500 (cinquecento) piante di “marijuana”, già nella fase dell’infiorescenza, pronte per la raccolta e per la produzione dello stupefacente, da avviare al commercio illegale.
Determinante per il buon esito dell’investigazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Crotone, è risultato l’esame dei filmati e delle immagini, acquisiti da un sistema di videosorveglianza, adoperato dagli ignari coltivatori per vigilare l’area, che hanno consentito di risalire ai presunti autori.
Dopo la notifica delle misure e al termine delle operazioni di foto segnalamento, L.A. e S.M. sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Crotone, mentre L.F. lasciato nella struttura detentiva, ove era già recluso, e M.F. è attivamente ricercato.
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2025-01-08 17:28:26 da Redazione Corriere
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