«Ci sono problemi nelle transazioni», finto tecnico inganna la taba…

«Ci sono problemi nelle transazioni», finto tecnico inganna la taba…



«Ci sono problemi nelle transazioni», finto tecnico inganna la taba…

JESI – Si era presentato al telefono come un addetto del servizio clienti della Mooney, precisando che la chiamata era legata ad un malfunzionamento del circuito di pagamento. Ma era solo un modo per far cadere in trappola la titolare della tabaccheria che, dopo essersi resa conta del raggiro, ha sporto querela. La polizia è riuscita a risalire al responsabile, un 35enne cittadino leccese con precedenti per truffe eseguite con lo stesso modus operandi.

La vittima, una 60enne, mentre si trovava il mese scorso nella tabaccheria di cui è titolare il figlio, assente per un impegno improvviso, verso mezzogiorno aveva ricevuto una telefonata sull’utenza fissa dell’esercizio. L’interlocutore, dopo essersi presentato, ha comunicato presunti problemi riscontrati nelle transazioni, cosa effettivamente accaduta in qualche circostanza negli ultimi giorni. Per risolvere tali inconvenienti tecnici, l’uomo, qualificatosi come tecnico, era pronto a dettare precise disposizioni. Ha riferito alla donna che avrebbe ricevuto sulla e mail personale un codice OTP: nel messaggio di posta era presente un Qrcode, attivato con il lettore ottico dell’esercizio, rimandava al sito della Mooney.

Inseriti i dati carta di credito ed i dati personali, alla donna è stato chiesto di effettuare un bonifico su un Iban appositamente fornitole, dell’importo di € 980,00. Eseguito il pagamento, il finto tecnico le ha chiesto di procedere ad un nuovo bonifico ma, considerato che i dati anagrafici della donna non venivano più accettati, la invitava ad inserire i dati ed i documenti di un’altra persona. Pensando di risolvere il malfunzionamento dell’apparato, la 60enne ha chiesto ad un cliente della tabaccheria di fornirle i suoi documenti, inserendo così i suoi dati, eseguendo 2 ulteriori bonifici dell’importo di 980 e 500 euro dandone poi riscontro mediante una foto inviata via WhatsApp.

I primi sospetti sono arrivati dalla brusca interruzione della comunicazione, che ha spinto la donna a contattare la Mooney scoprendo così l’inganno. Gli accertamenti degli agenti del commissariato di Jesi hanno permesso di sequestrare preventivamente il conto corrente collegato all’iban nel quale erano confluite tutte le somme di denaro, bloccandone la movimentazione e risalendo all’intestatario, 35enne pugliese, il quale è stato denunciato in stato di libertà per truffa.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-01-09 11:01:10 da


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