24 Maggio 2025 17:01
Dopo i rilievi del Quirinale, che ha bocciato la norma del decreto Infrastrutture che avrebbe affidato i controlli antimafia relativi al Ponte sullo Stretto di Messina a una procedura speciale adottata per terremoti o grandi eventi che, secondo il Colle, “non risulta affatto più severa delle norme ordinarie”, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti difende la sua scelta con una nota. “L’esperienza dei controlli straordinari antimafia efficacemente sperimentati per Expo Milano e poi messi in campo per eventi quali le Olimpiadi Milano-Cortina o la ricostruzione del sisma si conferma assolutamente positiva. Da una parte, si punta a un rafforzamento dei controlli già previsti a livello locale, dall’altra parte si integra il sistema di monitoraggio con professionalità altamente specializzate, potenziandone quindi l’efficienza anche sul piano dei tempi. Modelli simili sono attivi proprio in Calabria per la ricostruzione di quattro ospedali per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro”, si legge. Di queste esperienze “il Mit intende fare tesoro in vista dei lavori dell’opera più rilevante d’Europa come il Ponte sullo Stretto, che coinvolgerà migliaia di imprese in tutta Italia e più di 100.000 unità lavorative. L’analisi delle linee guida di Milano-Cortina conferma che tali modelli puntano a rafforzare le tutele, prevedendo ad esempio l’iscrizione obbligatoria nell’anagrafe antimafia di tutti gli operatori economici, per cui nessun contratto può essere sottoscritto se non si accerta prima tale iscrizione. Inoltre, non è ammessa nemmeno la sottoscrizione dei contratti per somma urgenza che invece il codice antimafia consente”, prosegue la nota. “Ovviamente il Ponte sullo Stretto è un’opera con tempi di realizzazione diversi da quelli sopra citati. Ma la complessità dell’opera rende necessario un monitoraggio continuo e dedicato che solo una struttura già operativa con alte professionalità antimafia può offrire”, termina la nota del Mit.
Sul tema del Ponte sullo Stretto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha detto che “l’interlocuzione con il Quirinale è diretta. Il decreto inizierà il percorso nei prossimi giorni e il mio obiettivo è quello che ci sia rigore assoluto. Il Parlamento troverà la formula per garantire che ci sia la trasparenza e il controllo. È la prima volta che c’è una opera indagata prima che inizi“. Le sue parole al festival dell’economia di Trento.
Critiche alle parole di Salvini sul Ponte sullo Stretto da parte delle opposizioni. “Addirittura anche davanti alle recenti dichiarazioni dell’Anac che confermano la necessità del Quirinale di respingere la deroga sui controlli antimafia per il Ponte sullo Stretto, Salvini e i suoi esimi colleghi Proseguono a mostrare la più totale assenza di pudore, tentando di derubricare come baruffa meramente giornalistica il dibattito sulle sue sciagurate norme. Inaccettabile che si mettano in discussione l’operato di istituzioni preposte al contrasto della corruzione nonché il Presidente della Repubblica, dimostrando la solita pericolosa inadeguatezza di un Salvini sempre più spregiudicato“, dichiara in una nota il senatore M5S Pietro Lorefice.
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