Questa mattina alle ore 11:30, il nostro direttore Peppe Caridi è intervenuto al Tg Focus di Cusano News 7 (canale televisivo 234), intervistato dal giornalista e conduttore televisivo Matteo Bortone per parlare di Ponte sullo Stretto. Bortone ha tenuto un approfondimento sulle scelte tra Governo e le regioni Sicilia e Calabria per la realizzazione del Ponte. Peppe Caridi, ha commentato le ultime notizie e reazioni politiche rispetto alla ripartizione dei fondi per la realizzazione della grande opera.
Peppe Caridi ha affermato: “è doveroso chiarire che questa polemica nata ieri dopo un emendamento votato in Parlamento dalla maggioranza di Governo non va a compromettere l’iter di inizio lavori e quello che riguarda tutto il processo per arrivare nel 2024 all’apertura dei cantieri perchè per quello i fondi sono stati tutti stanziati da parte del Governo. Si tratta circa di 800 milioni di euro e che vanno prevalentemente a riguardare tutta la parte di aggiornamento del progetto definitivo già approvato nel 2011, di iter e pratiche burocratiche e amministrative per le attività di espropri e di apertura cantiere, questo è ciò che è previsto nel 2024“.
“Il Ponte – continua Caridi – ovviamente non si realizza in un anno e quindi nella finanziaria è stato previsto un piano di investimenti a crescere nel corso dei prossimi anni, la prima quota è la più bassa perchè non sarà in piena operatività il cantiere. Ancora bisogna aggiornare il progetto definitivo approvato nel 2011“.
“Il Ponte sullo Stretto è la più grande opera della storia a favore dell’ambiente, l’opera più green, più ecosostenibile“, aggiunge ancora il nostro direttore durante la trasmissione. “Consente di abbattere le emissioni di anidride carbonica dei traghetti, annulla l’inquinamento dello Stretto di Messina provocato dal vetusto sistema di traghettamento, consente di abbattere le emissioni del traffico aereo che i siciliani sono costretti ad utilizzare anche per piccoli spostamenti, per andare a Napoli, a Bari, a Roma mentre con il Ponte e con l’alta velocità ferroviaria, diventerà competitivo se non addirittura vantaggioso usare i treni come succede da Napoli in su e utilizzare l’alta velocità ferroviaria per spostarsi con un’enorme risparmio di inquinamento e di emissioni rispetto al traffico aereo”.
“Il Ponte sullo Stretto collegherà Calabria e Sicilia, sono le due Regioni che ne gioveranno di più, che problema c’è ad usare anche fondi Regionali che solitamente tornano indietro per mancato utilizzo?. Chi parla di scippo pensa forse che il Ponte serva a Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige? Tra l’altro le due Regioni Calabria e Sicilia si sono sempre dette pronte a contribuire al finanziamento dell’opera, quindi adesso qual è il problema“, continua ancora Caridi, parlando di “scaramucce elettorali” in vista delle elezioni Europee del 2024 “tra i partiti più in difficoltà nella maggioranza“, ma avverte che “potrebbe rivelarsi un boomerang perchè gli elettori non accettano in alcun modo tentennamenti sul Ponte sullo Stretto da parte dei partiti che l’hanno sempre sostenuto“.
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www.strettoweb.com è stato pubblicato il 2023-12-14 17:39:18 da Ilaria Calabrò
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