Messina: Piazza Cairoli Un Viaggio nel Tempo

Messina: Piazza Cairoli Un Viaggio nel Tempo


Cinque Volti di Piazza Cairoli e del Viale San Martino: Un Viaggio nel Tempo

Messina – Con l’avvio dei lavori per la riqualificazione di piazza Cairoli, uno degli spazi più iconici della città si appresta a cambiare volto ancora una volta. Questo è un’occasione per ripercorrere i principali restyling che hanno caratterizzato piazza Cairoli e il viale San Martino nel corso del tempo, dai primi interventi razionalisti di fine Ottocento fino agli anni ’70, con il celebre “palo della luce”. Ecco come “il salotto buono” di Messina ha cambiato aspetto e come la città stessa si è trasformata di conseguenza.

I Cambiamenti nel Tempo

Le città, nel loro evolversi, mutano in modi che possono essere paragonati a un cambiamento di abiti e trucco. Le arterie stradali si intrecciano con i tracciati urbani, e in questo incrocio si generano modifiche progettuali. Con l’aumento delle auto private e i cambiamenti nei trasporti pubblici, anche l’aspetto fisico di strade e piazze deve adattarsi.

Dall’Ottocento al Novecento

Il piano di ampliamento di Messina del 1869, redatto da Spadaro, Morabello e Benincasa, portò alla realizzazione di una nuova scacchiera urbana, tra cui il grande slargo di piazza Cairoli. Questa piazza, insieme al vialone ottocentesco che univa porto e città nuova, era caratterizzata da ampi spazi verdi e alberature, simbolo di una città razionale e moderna.

Tuttavia, la città subì un duro colpo con il terremoto del 1908, che interruppe la crescita urbanistica. La ricostruzione post-terremoto vide piazza Cairoli trasformarsi in un vero e proprio giardino urbano, unendo la vecchia e la nuova Messina in un’armonica continuità.

La Ricostruzione e Nuove Prove di Landmark

Negli anni successivi alla guerra, l’aspetto di piazza Cairoli continuò a evolversi. Gli anni ‘40 e ‘50 portarono una nuova viabilità, con l’eliminazione di elementi di arredo urbano preesistenti. Il viale San Martino, ora libero da alberature, cominciò a popolarsi di auto e autobus, riflettendo i cambiamenti economici e sociali in atto.

Gli Anni del “Boom”

Con la fine degli anni ‘50 e l’arrivo degli anni ‘60, piazza Cairoli e il viale San Martino furono testimoni dell’emergere di nuovi palazzi moderni e della scomparsa di cineteatri storici. La strada si fece sempre più ampia e trafficata, mentre l’illuminazione al neon e le vetrine dei negozi trasformarono l’atmosfera in una sorta di Times Square locale. In questi anni, la piazza divenne un immenso parcheggio, simbolo di un’epoca di prosperità economica.

Alla Ricerca di un’Identità

Negli anni ‘70 e ‘80, con l’introduzione di rotatorie e nuove misure viabilistiche, l’aspetto di piazza Cairoli continuò a cambiare. I ragazzi con gli skateboard animarono la piazza, mentre il commercio cercava di adattarsi alle nuove dinamiche urbane. Anche l’arrivo del Papa a Messina nel 1988 portò un rinnovamento estetico con un prato verde in piazza, simbolo di speranza.

L’Arrivo del Tram

Il progetto per la realizzazione di una linea tramviaria, avviato nel 1996, segnò un altro importante cambiamento. La messa in esercizio del tram Cityway nel 2003 ha ridisegnato la piazza, creando una grande isola pedonale unificata. Tuttavia, questo cambiamento ha suscitato diverse reazioni tra i cittadini, divisi tra la nostalgia per la Messina di un tempo e il desiderio di modernità.

Conclusione

Mentre ci prepariamo a vivere un nuovo capitolo nella storia di piazza Cairoli e del viale San Martino, è importante riconoscere come ogni cambiamento architettonico e urbano rifletta le esigenze e i sogni dei cittadini. La storia di questi spazi non è solo una cronaca di eventi, ma un racconto vivo di una città in continua evoluzione, che cerca sempre un equilibrio tra modernità e tradizione.


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