Dopo la notizia della proclamazione, il nuovo presidente dell’Emilia-Romagna è stato raggiunto da una telefonata di congratulazioni da parte della presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, che è stata occasione per una breve discussione sul tema dell’alluvione e le richieste di de Pascale di essere incaricato come commissario straordinario.
Come riporta l’Agenzia Dire, nel primo colloquio con la presidente del Consiglio da governatore dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale ha ribadito che la ricostruzione post-alluvione potrebbe procedere meglio se il ruolo di commissario fosse affidato al presidente della Regione. “Quello che penso la presidente lo sa bene, l’ho detto con grande trasparenza: ritengo che le cose funzionerebbero molto meglio se ci fosse un ingaggio diretto tra Regione e Governo, con il coinvolgimento diretto della Regione”.
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E ancora il neopresidente: “Non voglio preordinare la riflessione all’incontro, che ci sarà presto, le ho rappresentato quello che potrebbe essere schema di lavoro”, spiega de Pascale a margine di un incontro organizzato da Legacoop Emilia-Romagna a Bologna per presentare le proposte cooperative per la regione, tornando sui contenuti della telefonata ricevuta dalla premier.
“Prima ancora serve fiducia reciproca e quello che ho chiamato ‘patto repubblicano’, poi si costruisce l’assetto organizzativo tale da funzionare. Se non c’è quello, non c’è assetto che tenga. Se il commissario è il presidente della Regione, ma non c’è fiducia e gioco di squadra, non serve a niente, perché se lo si nomina per fare il suo lavoro da solo, non può farlo, deve farlo in sinergia con il governo”, insiste de Pascale.
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“Una questione così importante non si affronta senza il governo e senza la Regione. Sono ottimista: non serve in questa fase alzare i toni, fare prove di forza, serve sedersi a un tavolo e dialogare. Alla Meloni ho precisato che non è un ‘vogliamoci bene’, è un ‘cambiamo radicalmente tutti passo’, Regione, governo, enti locali, tutti devono dare di più, ma insieme, non in maniera contrapposta”, insiste il governatore. “Il colloquio con Meloni è stato corretto. Ho ricevuto io la sua telefonata, mi ha fatto piacere. Non è stata una telefonata formale, sui temi dell’alluvione ci siamo confrontati in maniera aperta su come interpretiamo quanto avvenuto nell’ultimo anno e mezzo. Abbiamo due chiavi di lettura diverse. Non mi aspettavo che fosse diverso da così. Io ho offerto la possibilità di aprire una fase nuova”, conclude.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-11-27 20:40:52 da
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