Propaganda elettorale e spazi istituzionali, il Pd: “Il centrodestra ragiona secondo il motto ‘governo e quindi comando io’. I cittadini hanno l’occasione di mandare a casa l’arroganza”



“Abbiamo letto la burocratica risposta della Provincia della Spezia al nostro intervento riguardo all’incontro elettorale di Marco Bucci nel salone dell’ente. La manifestazione si è tenuta in conformità con i regolamenti della Provincia: non abbiamo mai pensato che potesse essere ‘abusiva’. I regolamenti, però, spesso non normano tutte le fattispecie che si possono determinare”. Si apre così una nota diffusa dal gruppo consiliare spezzino del Partito democratico. “Chi guida le istituzioni deve essere guidato, oltre che dai regolamenti, anche dall’opportunità di autorizzare determinati eventi in quella che è la casa di tutti e non dell’amministratore pro tempore di turno – Proseguono i consiglieri -. Non si era mai vista una manifestazione di parte, in piena campagna elettorale, tenersi in uno dei luoghi pubblici ed istituzionali per eccellenza, con tanto di gonfalone dell’ente e presidente/sindaco schierati. Tutto sta a come si interpreta il proprio ruolo e come si intendono le istituzioni. Chi fa politica è di per sé di parte, ma alcuni luoghi andrebbero, proprio perché della comunità, tenuti al riparo dalla contesa politica durante una campagna elettorale. Altra cosa è tenere incontri durante la normale attività istituzionale: oggi non siamo, però, in una fase ordinaria. Bisognerebbe tenerne conto”.

Proseguono i consiglieri Giannetti, Cattani, Falugiani, Frau, Montefiori, Raffaelli e Sommivigo: “In molti a destra seguono il motto comando io e faccio come voglio io. I segnali di questa deriva sono più di uno. Assessori che registrano a Palazzo civico i propri spot elettorali, per altro contenenti prevalentemente messaggi denigratori, insinuanti ed offensivi, che non fanno onore alla loro persona ed al loro ruolo. Nessuna idea. Chi governa dovrebbe provare ad alzare il livello, non mandarlo sotto terra. Purtroppo certi messaggi hanno un loro pubblico plaudente che li alimenta. Ma questo non sposta il problema. Ne consigliamo comunque la visione, racconta un’epoca. L’assessore Casati che sui social media inserisce in un suo post, come contatto per la sua campagna elettorale, il recapito telefonico della sua segreteria a Palazzo civico, anch’esso la casa di ogni cittadino. Non ci pare tra i compiti del Comune e dei suoi dipendenti sostenere né essere sede delle campagne elettorali di nessuno, Casati incluso. E poi forze politiche che, pur sollecitate dalla Polizia locale, esitano dal rimuovere i roll up dei candidati – nei 30 giorni prima del voto si possono usare solo gli spazi elettorali. Serve sempre un doppio passaggio per rientrare nelle regole, alle quali si è allergici perché, appunto, governo e quindi comando. Le vele dei candidati, infine, sono spesso in divieto di sosta. I cittadini hanno l’occasione per relegare in un angolo questa arroganza: speriamo la utilizzino pienamente”.


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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-10-16 05:00:02 da


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