Reset, dichiarazione consigliere Giaconia – Città di Palermo


Esprimo nuovamente forti preoccupazioni sul futuro della Reset, sul destino dei suoi lavoratori e sulla continuità dei servizi essenziali che la società garantisce alla città di Palermo.

Preoccupazioni che avevo già manifestato in Consiglio Comunale, durante la sessione di bilancio del mese di marzo, così come in diversi incontri tenutisi in Terza Commissione consiliare. Tuttavia, la parte politica dell’Amministrazione comunale ha sempre rassicurato che “tutto sarebbe stato a posto”.

Oggi, però, la recente nota del Ragioniere Generale sull’andamento economico-finanziario del primo trimestre 2025 – discussa proprio oggi in Terza Commissione con il Collegio Sindacale della Reset – pur evidenziando un risultato d’esercizio positivo pari a 125.167 euro, mette in luce gravi criticità strutturali che rischiano di compromettere l’equilibrio economico-finanziario della società.

In particolare, l’aumento del costo del personale di oltre 1,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024, la cessazione della decontribuzione Sud e l’estensione dell’orario lavorativo – non accompagnate dalle necessarie misure di copertura economica – mettono a rischio il mantenimento del regime full-time per i lavoratori.

L’Amministrazione comunale avrebbe dovuto garantire questa copertura sin dall’inizio del 2025, soprattutto attraverso l’attuazione dell’articolo 28 del nuovo contratto di servizio, ma finora si è trattato solo di promesse non mantenute.

Di fatto l’assenza di affidamenti formali da parte del Comune per servizi fondamentali come diserbo e sanificazione, oltre alla mancata assegnazione di nuove commesse da parte di alcune società consorziate, in particolare Amap generano una forte incertezza sul futuro della società, aggravata da un quadro di spesa rigida e da risorse stanziate che rischiano di non coprire il fabbisogno economico fino alla fine dell’anno.

Di fronte a questo scenario, è urgente e necessario un intervento concreto da parte dell’Amministrazione comunale, a partire dal Sindaco, per chiarire quali siano le reali intenzioni in merito alla salvaguardia della Reset, alla tutela dei suoi lavoratori e, soprattutto, alla garanzia della qualità e della continuità dei servizi pubblici essenziali per Palermo.

La città non può permettersi l’ennesima crisi in una delle sue partecipate strategiche».

Lo dichiara il consigliere Massimo Giaconia, vicepresidente della commissione Società Partecipate.

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