18 Marzo 2025 12:43
“Promuovere una radicale revisione del piano di riarmo proposto dalla presidente” della Commissione Ue “von der Leyen”. È quanto si legge nella risoluzione che il Pd depositerà in Parlamento in vista delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni prima del Consiglio europeo, dopo l’assemblea dei gruppi dem con Elly Schlein. Il Partito democratico ha trovato, infatti, un accordo sulla risoluzione unitaria da presentare oggi al Senato e domani alla Camera. Nel testo, che dice sì alla costruzione di una difesa comune e no a un riarmo dei singoli Stati, è rimasto il passaggio che prevede di “una radicale previsione del piano” di Ursula von der Leyen, che in un primo momento non convinceva i riformisti.
“Assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali di sviluppo e coesione, e di condizionare tutte le spese e gli strumenti europei alla pianificazione, lo sviluppo, l’acquisizione e la gestione di capacità comuni per realizzare un’unione della difesa”, si legge ancora nella risoluzione che il Pd depositerà in Parlamento.
“Promuovere, nel corso del negoziato che si aprirà dopo la presentazione del Libro bianco sulla difesa europea e i suoi strumenti, tutti gli elementi che puntano a una governance democratica chiara del settore, agli investimenti comuni necessari per realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali europee e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo”, si trova scritto in un altro passaggio della risoluzione che il Pd depositerà in Aula.
“L’Europa deve continuare a sostenere l’Ucraina, non solo sul piano umanitario, economico e militare come ha fatto finora, ma anche sul piano politico e diplomatico, per garantire una soluzione duratura al conflitto che tenga conto delle ragioni dell’aggredito e sostenere l’Ucraina nella sua aspirazione di integrazione europea: l’Unione europea insomma deve svolgere un ruolo centrale nel processo di costruzione di una pace giusta e sicura, colmando il deficit di iniziativa politica e diplomatica che ha caratterizzato gli ultimi anni”, si legge nella risoluzione che il Pd depositerà in Parlamento in vista delle comunicazioni della premier prima del Consiglio europeo.
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