Rifiuti abbandonati: la battaglia social della neo assessora  – Teramo


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Rifiuti abbandonati: la battaglia social della neo assessora  – Teramo


TERAMO. Microdiscariche e conferimenti sbagliati: dal centro storico alle zone periferiche il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti imperversa nonostante il porta a porta, il ritiro di ingombranti direttamente a casa, la possibilità di recarsi nel sito di Carapollo per smaltire spazzatura senza alcun costo. La questione è evidentemente culturale e la neo assessora all’ambiente Graziella Cordone ha preso di petto la problematica non solo in termini di controllo e pulizia del territorio ma anche di denuncia pubblica.
Un battage social, il suo, teso a evidenziare come l’inciviltà corra più veloce degli operatori della Teramo Ambiente che «fanno un gran lavoro, con grande disponibilità e professionalità. Ma pulire e ripulire non basta perché spesso, tolta da un punto una microdiscarica, il giorno dopo ne spunta una nuova nel medesimo punto. È assurdo. Non si può correre dietro alla maleducazione e agli incivili», spiega Cordone, e continua: «Mi dispiace sentire critiche verso i lavoratori della TeAm perché vedo ogni giorno il loro impegno. Impegno che però viene vanificato da chi, senza rispetto per l’ambiente e per il lavoro altrui, continua a sporcare strade, piazze e aree verdi».
Il fenomeno è giudicato tanto grave quanto diffuso dall’assessora, nonostante le sanzioni previste sia sotto il profilo amministrativo che penale. Le zone più soggette alla nascita di microdiscariche sono Colleatterrato, Casalena, Gammarana, Villa Vomano e strade frazionali. Il vigile ecologico Vincenzo Calvarese e gli operatori TeAm durante i sopralluoghi trovano di tutto: inerti, sanitari, piccoli e grandi elettrodomestici, utensili, bustoni neri con abiti e scarpe, oggetti d’arredo, sedie e poltrone. Abbandoni di questo tipo sono perseguibili penalmente, ma c’è chi continua a correre il rischio incurante anche di questi aspetti legali. Accanto alle microdiscariche ci sono comportamenti apparentemente meno impattanti ma comunque gravi: l’errato conferimento dei rifiuti. Sistematicamente, rileva Cordone, vengono lasciate in strada buste con rifiuti di ogni genere in barba al calendario della TeAm. Ciò avviene anche in pieno centro storico. Nei vicoli e nelle piazzette, c’è chi usa i cestini pubblici per gettarvi sacchi di spazzatura casalinga con dentro resti di cibo, pannoloni, abiti. Avviene ad esempio, con sistematicità, nei giardini Nassiriya di piazza Garibaldi; nei giardini Ivan Graziani; nei pressi dei parchi giochi. «Sono assessora da due mesi e non c’è giorno in cui non mi giungano dagli operatori TeAm segnalazioni di abbandoni di rifiuti: è chiaro che bisogna lavorare sull’educazione dei teramani perché questa situazione, al di là dei controlli, della pulizia costante e delle multe, non è più accettabile», conclude Cordone.
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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-08-31 03:24:00 da


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