Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager promette di “approfondire l’argomento” all’interno della maggioranza che lo sostiene, prima di esprimere un parere, mentre il Club Tenco sta valutando di presentare in Comune una richiesta formale, nero su bianco. Sono le prime reazioni all’appello per ricordare Amilcare Rambaldi con l‘intitolazione di una via, una piazzetta, uno scorcio, un luogo simbolico della città. Ci aveva già provato la Confesercenti durante la recente campagna elettorale, rivolgendosi a tutti i candidati, e adesso lo fa direttamente la sua creatura più identitaria, in occasione dei cinquant’anni della Rassegna della canzone d’autore da lui lanciata nel ’74, dopo aver avuto l’idea originaria del Festival della canzone italiana già nell’immediato Dopoguerra, accolta soltanto nel ’51 (poi sviluppata e passata in altre mani) dopo molte insistenze.
“Sarebbe bello far coincidere quest’importante ricorrenza con l’impegno a riconoscere in modo indelebile, nelle forme considerate più consone e opportune, le tracce evidenti lasciate da un sanremasco autentico e geniale”, l’invito avanzato dalla Fondazione Club Tenco, per bocca dell’amministratore delegato Graziella Corrent, che è pure direttore di produzione dell’evento dedicato al mondo dei cantautori, quest’anno in calendario all’Ariston dal 17 al 19 ottobre.
E’ necessario, però, avviare l’iter burocratico previsto in questi casi. “Se serve un’istanza da protocollare, la presenteremo”, assicura Corrent. Intanto, si fanno strada abbozzi d’ipotesi. Il neo assessore alla cultura “Chicca” Dedali pensa, ad esempio, alla sede dello stesso Club Tenco, gli ex magazzini ferroviari tra via Bixio e la pista ciclopedonale: potrebbe essere l’angolo di città più adatto da intitolare a Rambaldi, anche partendo dal fatto che adesso non hanno un vero nome. Ma c’è chi propenderebbe per una soluzione “più stabile”, immaginando un radicale cambiamento dell’aspetto dell’area dell’ex stazione se dovesse davvero trasformarsi in realtà l’ambiziosa idea progettuale rilanciata di recente. Magari anche soltanto un vicoletto, uno scorcio, nel cuore della città. Si vedrà.
Rambaldi ha dato molto a Sanremo, che ha amato sino alla fine dei suoi giorni (si è spento nel novembre ’95 all’età di 84 anni), ma in cambio ha ricevuto poco sul piano dei riconoscimenti: soltanto il titolo di Cittadino benemerito nel ’78 – ma oggi il suo nome quasi si perde nel lunghissimo elenco formatosi nel tempo – e una targa post mortem sistemata al Palafiori trent’anni dopo, per volontà dell’allora giunta Borea, della quale però sembra non esserci più traccia. Da qui la proposta di ricordarlo in forma più concreta, evidente, oltre il tempo.
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