Si è conclusa oggi, sabato 31 maggio, la VII edizione del Congresso “Giornate Diabetologiche dalla terra di Alcmeone e Pitagora”. Un evento di rilevanza internazionale che ogni anno si tiene a Crotone, in Calabria, in una terra che, purtroppo, continua a registrare il più alto numero di malati diabetici rispetto alla media nazionale. Oltre l’8,5% della cittadinanza regionale in un range d’età 18-69 anni è affetta da malattia diabetica per un totale di circa 155.000 malati. Il Congresso organizzato dal direttore scientifico Salvatore Pacenza, primario del reparto di Diabetologia dell’Asp di Crotone, vuole essere un punto di riferimento per sensibilizzare non solo la comunità scientifica che ogni anno si mette insieme nella terra di Alcmeone e Pitagora per fare il punto sullo stato dell’arte della malattia, ma anche la cittadinanza che al fine di prevenire il diabete, patologia cronica seria, deve essere necessariamente consapevolizzata sui rischi per la propria salute. In Europa il dato è allarmante, sono circa 62 milioni le persone affette da diabete, 4 milioni solo in Italia. Negli anni il numero dei malati diabetici è aumentato vertiginosamente e si stima che ci siano almeno un milione le persone in Italia che non sanno di avere il diabete. Proprio per questo è importante la prevenzione e gli screening regolari a tutte le fasce d’età per una diagnosi precoce per prevenire complicanze come malattie cardiovascolari, danni al sistema nervoso, problemi renali e retinopatia.
Una tre giorni importante durante la quale un pool di medici, professionisti ed esperti del settore di fama nazionale e internazionale, fanno il punto sullo stato dell’arte della malattia con aggiornamenti sui passi in avanti fatti dalla scienza e dalla medicina. “L’obiettivo anche per questa settima edizione – sostiene il direttore scientifico Pacenza – è stato quello di offrire una completa e aggiornata panoramica su ogni aspetto della diabetologia: dalla fisiopatologia alla gestione clinica, dalle nuove terapie alle tecnologie emergenti – ricordando per l’appunto – quanto “sia il diabete di tipo 1 che di tipo 2 si possano non solo prevenire ma, finalmente, anche curare con massima efficacia: nel primo caso grazie ad una diagnosi precoce, nel secondo invece grazie ad un corretto stile di vita: praticando attività fisica, seguendo una dieta equilibrata evitando picchi di zucchero nel sangue”.
A margine della VII edizione si è tenuto poi il premio “Alcmeone e Pitagora” promosso dalla dottoressa Marta Hribal e conferito a ricercatori e professionisti under 40 i cui lavori di ricerca hanno dato un contributo significativo nell’evoluzione delle cure e gestione della malattia. Per il 2025 il premio è andato alla dott.ssa Chiara Mannino per la categoria “ricerca di base”; alla dott.ssa Martina Salvi per la categoria “ricerca traslazionale” e al dr. Ludovico di Gioia per la categoria “ricerca clinica”.
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