“Dobbiamo fare in modo che ci sia una controtendenza: adeguare gli stipendi, essere accoglienti verso i professionisti”, lo dichiara Nico Nico Zanchi, coordinatore provinciale della Cisl Fp (funzione pubblica), al nostro giornale commentando la condizione in cui versa la sanità locale.
“La nostra Provincia, anche a detta della Regione, si trova in una zona disagiata: mancano le infrastrutture, è penalizzata dal punto di vista dei trasporti e dei collegamenti. Questa condizione si ripercuote inevitabilmente sulla sanità”, dice Zanchi.
Date le premesse, è chiaro il “no” all’ospedale unico: “Abbiamo bisogno di una struttura nuova, ma non si può pensare che sia unica, mancando le infrastrutture. Ad oggi si stanno organizzando i reparti in funzione di questo ospedale unico. Si è creato, per esempio, un reparto unico di urologia e ginecologia nell’ospedale di Imperia”.
Mancano medici e infermieri: “Sta cadendo tutto addosso ai lavoratori. Stiamo assistendo alla fuga di professionisti, ciclicamente gli infermieri italiani, che hanno una preparazione ottima, sono richiesti all’estero.
Ad esempio, per il progetto di ‘Gaslini diffuso’, non si trovano infermieri, ma anche a Bordighera il privato ha difficoltà a trovare professionisti. Dal punto di vista contrattuale è una ‘torre di babele’: ci sono dipendenti pubblici nel privato, contratti a tempo determinato, contratti Aiop, ci sono cooperative che gestiscono alcuni reparti fino ad arrivare ad oss assunte con la partita iva”.
Altra criticità sono le liste di attesa: “Ormai il privato sta fagocitando il pubblico. Ad esempio, per fare una lastra con l’Asl i tempi sono lunghissimi, prenotando ora si riceverebbe l’appuntamento non prima di maggio, nel privato te la fanno subito, ma pagando 35 euro”.
Il lavoro dei sindacati prosegue, in sinergia con l’Asl: “Stiamo facendo diverse riunioni, per siglare il contratto integrativo dopo l’ultimo contratto nazionale. Si parlerà con il direttore sanitario Carlo Alberto Paoli Tersalvi della nuova riorganizzazione delle strutture: l’accorpamento di urologia e ginecologia, il nuovo reparto di fisiatria e i reparti dell’ospedale di Bordighera.
È in programma anche un incontro con il direttore generale Luca Stucchi per discutere del Poa, il piano organizzativo aziendale, definito in base dal piano socio-sanitario regionale”.
0 Comments