Il nuovo patto educativo digitale, ossia il moto perpetuo di genitori e figli – spesso in direzioni diverse – attraverso la rete. È il punto di partenza di Modena Smart Life, festival che sarà protagonista in città fino a domenica
MODENA – Apre Modena Smart Life, col grande evento al Teatro Storchi in compagnia dell’artista Alva Noto. Al Teatro Fondazione San Carlo, sull’educazione digitale e sui rischi legati alle nuove tecnologie.
Il nuovo patto educativo digitale, ossia il moto perpetuo di genitori e figli – spesso in direzioni diverse – attraverso la rete. È il punto di partenza di Modena Smart Life, festival che sarà protagonista in città fino a domenica. Sul palco dei relatori Giorgio De Rita, segretario generale del CENSIS, che ha aperto i lavori mettendo a confronto due dati: il 94% degli italiani ritiene la connessione un diritto ma il 30%, di quel diritto, non gode.
Educazione digitale significa, vista dagli occhi dei genitori, “protezione” dal digitale. Il professor Andrea Rossetti di Milano Bicocca racconta il caso di Target, azienda della grande distribuzione americana arrivata a scoprire dai dati disponibili in rete quando una donna potesse rimanere incinta, con un’accuratezza del 98%. Nel terzo rapporto digitale CENSIS emerge un’Italia non diversa: sedotta dalle potenzialità delle nuove tecnologie al punto da sottovalutarne i pericoli. A tutte le età.
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