Sta bene l’uomo sepolto dalla frana nel cantiere


Sono in via di miglioramento le condizioni di Alfredo Ferrari, l’uomo che nel pomeriggio di martedì 13 agosto è stato soccorso dopo un lungo e delicato intervento, durato oltre quattro ore, effettuato dai vigili del fuoco. Secondo i successivi accertamenti, compiuti dai militari dell’Arma e dal personale della Medina del Lavoro dell’Azienda Usl di Piacenza al termine delle operazioni di recupero del 53enne piacentino, è emerso che l’uomo è il titolare della ditta nonché il committente dei lavori edili del fabbricato ubicato a Case Marchesi (Travo) dove si è verificato il fortuito infortunio. L’intera area è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e inviata una informativa alla Procura della Repubblica e del caso se ne occupa il sostituto procuratore Ornella Chicca.

Nel cantiere stavano infatti lavorando diversi uomini, tra loro diversi artigiani autonomi. Non è ancora chiaro cosa sia successo negli attimi precedenti al collasso delle pareti dello scavo effettuato in precedenza con la pala meccanica di un escavatore cingolato. Con tutta probabilità, l’imprenditore 53enne sarebbe andato volutamente all’interno della zona di scavo, forse per accertarsi “de visu” dei lavori di posa di tubazioni e corrugati interrati. La zona di scavo, larga circa un metro e mezzo e lunga una decina di metri, aveva raggiunto la profondità di circa 5-6 metri. Ferrari, mentre si trovava in piedi a quella profondità, è stato sopraffatto dalla frana di terra che lo ha sepolto quasi fino al collo.

Immediatamente un lavoratore presente si è prodigato per rimuovere i detriti di terriccio e sassi dal suo volto, per aiutarlo a respirare meglio. Nel frattempo, altri operai sono accorsi a citofonare alla casa dal lato opposto della strada, in un’abitazione antistante, per chiedere aiuto. Qui, ha risposto una studentessa universitaria che, compresa la gravità della situazione, ha subito telefonato al 118 facendo scattare i soccorsi. Un intervento al cardiopalma che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i residenti della piccola frazione di Case Marchesi, che si sono man mano assiepati all’esterno della zona del cantiere.

I soccorritori hanno lavorato a lungo, anche scavando a mano e puntellando le pareti per evitare che si verificassero ulteriori crolli. La colonnina di mercurio ha superato i 38° e la canicola non ha agevolato i vigili del fuoco che tuttavia non si sono risparmiati e hanno dato fondo alle proprie energie e dato prova per l’ennesima volta delle loro molteplici capacità.

I residenti hanno messo a disposizione di tutti i soccorritori bottiglie di acqua. Alle 19, finalmente, è stato possibile estrarre il 53enne che, con estrema delicatezza, è stato adagiato su una barella fatta calare con l’uso di corde e usando una scala come passerella. Portato in superficie, è stato affidato all’équipe medica e infermieristica dell’eliambulanza di Parma. Dopo essere stato stabilizzato, è stato condotto in volo all’ospedale Maggiore per essere ricoverato nel reparto di Rianimazione in via precauzionale per scongiurare danni postumi da sindrome da schiacciamento. Fortunatamente, all’indomani di quanto successo, le sue condizioni sono considerate buone e il quadro clinico è via di miglioramento.

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-08-14 12:57:19 da


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