Strage di Corinaldo, in Appello saranno risentiti i consulenti. Si …

Strage di Corinaldo, in Appello saranno risentiti i consulenti. Si …


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Strage di Corinaldo, in Appello saranno risentiti i consulenti. Si …



ANCONA – Si riparte dai consulenti. Saranno risentiti sia quelli a carico che quelli a discarico delle parti per il processo di Appello sulla strage di Corinaldo. E’ il filone bis, quello parallelo alla banda dello spray già tutta condannata in Cassazione e che è tornata a far parlare di sé per la recente fuga di uno dei componenti che, dopo un permesso premio per discutere la tesi di laura è uscito giovedì dal carcere di Bologna, Dozzo, senza più farne rientro. In Appello ci sono ancora le questioni sulla sicurezza e sui permessi rilasciati per l’apertura della discoteca Lanterna Azzurra, il locale dove la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 morirono cinque minorenni e una mamma. Di risentire i consulenti è stato deciso nell’udienza di oggi, dalla giudice Antonella Di Carlo che presiedeva la Corte. Lo ha fatto dopo aver analizzato le istanze degli avvocati di parte civile e le richieste della Procura.

Il procedimento di secondo grado è quello dei “colletti bianchi”, con nove imputati tra gli ex membri della commissione di pubblico spettacolo che autorizzò la discoteca, l’ex sindaco di Corinaldo, un vigile del fuoco, ex personale amministrativo dell’ex area vasta 2 di Senigallia (prima Asur oggi Ast), un geometra e un ingegnere dei gestori e dei proprietari del locale e un socio della Magic Srl che gestiva la Lanterna. In primo grado erano stati assolti dalle accuse più gravi, quelle di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Le condanne per gli amministratori erano arrivate, a giugno dello scorso anno, solo per l’accusa di falso e con pene comprese tra un anno e un anno e due mesi ma tutte sospese per i benefici di legge. In Appello quindi ci sarà una rinnovazione dell’istruttoria e i primi testimoni ad essere risentiti (il 3 ottobre prossimo) saranno i due medici legali che eseguirono le autopsie sui morti della Lanterna, Francesco Paolo Busardò e Manuel Papi, e l’ingegnere covile Marcello Mangione, colonnello dei carabinieri ed esperto di sicurezza che aveva analizzato in particolare le balaustre della rampa poi crollate sotto il peso delle persone uscite in massa dal locale dopo lo spruzzo di una sostanza urticante da parte della banda dello spray dedita ai furti di collanine.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-07-07 20:23:17 da


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