Sui media è già partito il tam tam che reclamizza gli appuntamenti dei locali in vista delle festività natalizie e, più in particolare, per dare l’addio al 2024 e salutare l’arrivo del 2025. Eventi che, però, non sempre rispettano le regole tanto che “Con l’avvicinarsi del Capodanno sale la mia preoccupazione per le feste e i veglioni abusivi. Considerato il solito assordante silenzio generale – dice Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe della provincia di Rimini – rivolgo un appello ai ragazzi: scegliete i veri locali da ballo, in grado di conciliare compagnia, buona musica, divertimento e sicurezza. Ma mi rivolgo anche ai genitori: siete certi che i vostri figli trascorreranno le serate davvero in luoghi in cui vengono rispettate le norme di sicurezza?”
“Nonostante i nostri ripetuti appelli – prosegue Indino – continua ad imperversare la moda parassita di lucrare sulle spalle delle imprese che investono cifre ingenti per adempiere a tutte le normative e allo stesso tempo sono capaci di creare un’offerta di intrattenimento in grado di calamitare sul nostro territorio migliaia di turisti, regalando alla nostra Riviera un’offerta accattivante e di alto livello. Come fanno gli abusivi? Scimmiottano i locali da ballo, affittano ville, alberghi, canoniche, capannoni o qualsiasi altro luogo dove si riescano ad organizzare veglioni e feste, in barba a tutte le regole per la sicurezza e la tutela della salute dei ragazzi. Questi sono luoghi in cui, tra le altre cose, non esistono misure di prevenzione dei rischi o di controllo sulla sicurezza dei materiali e della struttura: tutto è lasciato al caso e il mio augurio è che davvero il caso non ci metta mai lo zampino e non accada nulla di grave”.
“L’ appello è dunque sempre lo stesso, da anni ormai – conclude il presidente del SILB-Fipe della provincia di Rimini. – Qualche successo in realtà l’abbiamo anche ottenuto, perché alcune amministrazioni comunali si sono impegnate ad annullare feste e festicciole abusive, ma non tutti hanno ascoltato il mio grido d’allarme, per pressapochismo, negligenza o ignavia, questo non lo so. Mi rivolgo a chiunque possa fare qualcosa: queste feste pirata, abusive, sono facilmente rintracciabili sui social media più frequentati: la pubblicità impazza, anche con offerte free bar che mettono a repentaglio la salute dei giovani. Mi auguro che questo ennesimo richiamo venga ascoltato e che siano fatte le opportune verifiche e vengano messi in atto i controlli prima dell’inizio delle danze”.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-12-19 14:51:57 da
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