Tagli per la sanità in Abruzzo: rischio commissariamento per il Pd, corretta gestione per la maggioranza

Tagli per la sanità in Abruzzo: rischio commissariamento per il Pd, corretta gestione per la maggioranza


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Tagli diffusi su tutti i settori per recuperare risorse necessarie a coprire il disavanzo della sanità in Abruzzo. Non è bastato l’aumento dell’Irpef , per l’opposizione è l’anticamera del commissariamento, mentre la maggioranza parla di ottima gestione dei conti.

Dalle pagine del Quotidiano “il Centro” il dettaglio sui tagli, settore per settore, disposti per arginare il disavanzo della sanità nella nostra Regione salito, solo per il 2024, a 113 milioni. Non sono evidentemente sufficienti i poco più di 40 milioni recuperati dalla rimodulazione delle aliquote Irpef, servirà attingere a risorse in ambiti strategici come agricoltura, turismo, politiche sociali e cultura, spalmati fino al 2028, per coprire i debiti di una sola annualità. Il dipartimento più colpito è quello dei Servizi Istituzionali, generali e di gestione con oltre 20 milioni in tre anni, ma ci sono anche i quasi sei milioni sottratti ad agricoltura e pesca e gli oltre tre milioni alle Politiche Giovanili, sport e tempo libero, per un totale di circa 50 milioni e mezzo. L’Assessore regionale al Bilancio Mario Quaglieri distoglie lo sguardo dal particolare, lasciandosi in considerazioni più generali rispetto a una gestione complessiva che ha portato l’Ente a un risultato economico pari a 100 milioni di euro e un miglioramento del risultato di amministrazione rispetto all’esercizio precedente di circa 28 milioni, a conferma del trend positivo che ha caratterizzato le gestione finanziaria negli ultimi 6 esercizi. Una totale debacle secondo il Pd che parla di inevitabile commissariamento:

“Prima hanno negato l’esistenza di un debito – spiega Silvio Paolucci capogruppo Pd in Consiglio Regionale – ora, non potendo più nascondere agli abruzzesi, il buco da 113 milioni solo per il 2024, cercano di salvare il salvabile, ma a quale prezzo? Avremo tagli in settori strategici da oggi fino al 2028 e questo solo per coprire il disavanzo di un’annualità e come li copriremo i debiti che si andranno a maturare nei prossimi anni? Mi pare chiaro che andremo verso l’inevitabile commissariamento, mentre nulla è stato fatto per le liste d’attesa e la mobilità passiva e gli abruzzesi Proseguono a rinunciare alle cure.”

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