Tolleranza zero: i tanti volti dell’estate termolese


TERMOLI. Qual è la giusta interpretazione del concetto “tolleranza zero”?

Fermo restando che sia difficile applicarla, riguarda quella che non deve esistere verso chi infrange le regole della società civile, esondando anche in quella penale, a volte, oppure occorrerebbe una riflessione sulle cosiddette “regole d’ingaggio” per una località a vocazione turistica?

Chi ha ragione nelle imposizioni allo stop della musica, ad esempio, che vietano la diffusione in centro oltre la mezzanotte e all’una in periferia o sui lungomari?

L’articolo tratto dallo spunto del nostro lettore di ieri ha generato un dibattito che mostra i diversi volti dell’estate termolese e non solo in centro.

“Tolleranza zero” è stata annunciata a più riprese dall’assessore all’Ambiente, Silvana Ciciola.

Ma i cittadini, residenti, utenti, attendono che sia davvero messa in pratica.

«Dopo la dichiarazione “tolleranza zero” dell’attuale amministrazione segnalo una dei tanti parcheggi alla “mio cugino” di un’auto lasciata tranquillamente nel parcheggio destinato alle moto su via Vespucci. Solo voi di Termolionline riuscite a dare eco agli sfoghi di noi cittadini».

I controlli dovrebbero essere senza tregua per educare tutti gli automobilisti, è evidente, poiché come riferisce un altro lettore: «La città non è vuota, sono tutti diventati incivili», anche a dimostrazione che chi si lamenta che sia un’estate a sprazzi forse non ha proprio ragione.

Organizzatori delle serate di spettacolo in queste settimane hanno avuto il loro bel da fare per riuscire a prenotare i pernottamenti.

Un concetto chiaro quello che offre Stefano Fioretti: «L’assoluto dominio dell’inciviltà e del disinteresse per il senso civico (dominio, dunque “non tutti”, per chiarire in via preventiva) rendono matematicamente impossibile uscire dal tunnel. Non prima di quattro generazioni. I visitatori ed i turisti, storicamente, si allineano. Buona estate».

Ma la discussione è acuminata: «Non vi va bene mai nulla. C’é gente e vi lamentate, non c’é e vi lamentate ancora. Un paese turisticamente imbarazzante, immobile da almeno 20 anni (secondo i miei ricordi), caro come non mai che non offre assolutamente nulla. Se avete qualche soldo da spendere per andare in vacanza, andate fuori».

«Nessuno si lamenta del turismo, ma ci lamentiamo della musica ad alto volume alle 2 di notte e dell’immondizia lasciata ovunque e dei titolari dei pubblici esercizi che non rispettano le regole. Noi che abitiamo a Termoli, il giorno dopo lavoriamo».

Sugli spazi pubblici c’è chi ironizza: «Tolleranza zero e per passare in piazzetta di a momenti striscio la carta di credito».

«Purtroppo è solo uno slogan e non se ne farà nulla. La città è totalmente nell’anarchia. La politica inesistente come i vigili…»

«Ci vuole un cambio di rotta e spero che i nuovi governanti di Termoli, si siano resi conto che Termoli è vuota in questa estate e, prendano provvedimenti per migliorare le pecche della città che è allo sbando!», infine: «Tolleranza zero vuol dire nessuna tolleranza. Chiarito il pensiero, non credo si tratti di tollerare o non tollerare ma semplicemente di fare rispettare le regole e le leggi da parte di chi vi è preposto od ha il dovere giuridico di farlo (amministratori- politici comunali e forze dell’ordine)».

Rispetto a questo mare magnum, cogliamo l’esigenza di una maggiore presenza delle istituzioni, sotto ogni livello, forze dell’ordine, comune, aziende che hanno compiti delegati dal “pubblico” e la sensibilità degli operatori, nel condurre le attività nel giusto modo, senza esagerare.

Dall’altro, magari, una tolleranza al converso, per favorire la giusta espansione turistica, perché se la civiltà prende il sopravvento, il cittadino siamo certi potrà accettare anche di condividere la città con gli ospiti, se mostrano di rispettarla (al pari degli stessi residenti, che spesso non lo fanno).



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www.termolionline.it è stato pubblicato il 2024-08-08 07:45:13 da


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