CATANZARO «È l’ennesimo blocco ferroviario, ma non è solo quello regionale Cetraro- Fuscaldo, ma dell’intero transito Nord-Sud». Federconsumatori Calabria Aps denuncia quanto accadute nelle ultime ore in special modo in Calabria con doversi treni bloccati per ore e conseguenti disagi per gli utenti. «Dopo “l’inconveniente tecnico” dell’8 gennaio – evidenzia Federconsumatori – che ha causato notevoli ritardi sul traffico ferroviario, siamo ad un nuovo blocco dovuto, non si ha ancora certezza sulle dinamiche, alla caduta di un container merci sui binari. Un episodio che avrebbe potuto causare danni inimmaginabili e sulle cui dinamiche occorrerà fare chiarezza. Il blocco del traffico ferroviario avvenuto nella notte, si è trasformato però in una nuova odissea con treni soppressi e lunghi ritardi per le centinaia di viaggiatori in partenza ed in arrivo in Calabria per lunghe ore bloccati suoi treni o al freddo nelle stazioni. Nella notte non ci sono passaggi di regionali se non nelle prime ore del mattino, bensì treni a lunga percorrenza Trenitalia Icn e Italo».
«Nella stazione di Scalea, ed altre del Tirreno – prosegue Federconsumatori – per ore fermi Intercity notte i cui passeggeri non sono stati adeguatamente informati su come proseguire il loro viaggio. Solo alle 12.30 è ripartito il primo treno dopo che fermo in stazione dalle 9 del mattino. Persino il personale di bordo è sembrato non ricevere dalle centrali operative le opportune informazioni per tranquillizzare i passeggeri fra cui una signora bisognosa di assistenza sanitaria per la quale era stata richiesta l’ambulanza. È inverosimile che un’interruzione sulla linea, per quanto seria e su cui servirà comprendere le dinamiche che portano un container a staccarsi dall’aggancio del treno merci e occupare i binari, possa paralizzare il traffico per così tanto tempo ed i passeggeri in balìa della disinformazione ed in mancanza di servizi sostitutivi e di adeguati confort in stazione a partire, a Scalea, della sala di attesa. C’è comunque da aggiungere, oltre a come Rfi si attrezza per rendere sicuro il traffico sulle reti e con i mezzi ferroviari, che l’intera costa del Tirreno cosentino necessita d’interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture viarie stradali e ferroviarie esposti a rischio maltempo. Non è accettabile che alle prime piogge, nevicate o mareggiate il traffico Nord-Sud sia così a rischio e la Calabria isolata dal resto d’Italia».
Le risorse sul Ponte sullo Stretto e la mobilità negata in Calabria
«Occorre che gli Enti Locali per le loro competenze, Anas ed Rfi – viene aggiunto investano e portino a termine in tempi “umani” i lavori su opere pubbliche da consegnare al più presto alla collettività e investano in nuovi interventi di messa in sicurezza e potenziamento delle reti. Non sono accettabili tempi biblici sulla realizzazione di ogni opera o interventi di emergenza che non risolvono alla radice i problemi della mobilità. È paradossale che mentre si catalizzano risorse per la realizzazione del Ponte sullo Stretto sottraendo risorse alla Fondo di Inclusione e Coesione, si assista all’isolamento di intere aree della Calabria dove il diritto alla mobilità è di fatto negato. Governo e Regione non possono ignorare l’entità delle problematiche legate all’infrastrutturazione stradale e ferroviaria della regione. Il Ministero dei Trasporti non può continuare a fare scena muta». Federconsumatori Calabria Aps conclude sottolineando di essere «a disposizione dei viaggiatori interessati per richiedere il rimborso viaggio ed eventuali costi aggiuntivi sostenuti per giungere destinazione».
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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2025-01-14 13:51:36 da Redazione Corriere
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