Grida, applausi, minacce di sgombero dell’aula e tante accuse. Da una parte quelle di voler strumentalizzare politicamente le difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico locale, dall’altra quelle di non saper gestire e di negare problemi che erano stati preannunciati e che poco hanno a che fare con il contesto nazionale.
La seduta del consiglio comunale straordinario di ieri sera sui problemi di Atc esercizio non ha spostato di una virgola le convinzioni che l’opposizione di centrosinistra aveva manifestato nel richiedere la convocazione dell’assemblea, né quelle della maggioranza di centrodestra aveva utilizzato per replicare a più riprese. Ma quel che è peggio è che i lavoratori, in particolare quelli di Seal, ma in parte anche quelli di Atc, sono usciti dopo oltre 3 ore e mezzo di cagnara con più domande di quelle che avevano prima di varcare il portone di Palazzo civico.
Che Trotta avesse inviato poche ore prima del consiglio comunale una lettera con cui chiedeva ai sindacati la disponibilità a incontrarsi per parlare del trasferimento del personale di Seal rimasto (ormai la metà di quello presente sino a tre mesi fa), infatti, era cosa già nota tra i dipendenti delle due società.
I consiglieri di maggioranza, l’assessore Kristopher Casati e il sindaco Pierluigi Peracchini hanno a più riprese manifestato fiducia nei confronti del consorzio Trotta/Riccitelli e che si arriverà alla stipula del contratto entro l’8 settembre (quindi il 9, visto che l’8 è domenica). Diversa la posizione dei consiglieri di opposizione, che hanno messo in dubbio la possibilità che nel giro di una settimana l’azienda riesca ad avere un organico sufficiente per lo svolgimento del 30 % del servizio in subappalto, né che possa disporre dei mezzi (pare siano in corso le trattative con i predecessori di Seal per una somma che si aggira intorno ai 2 milioni di euro) o del piazzale per parcheggiarli ed effettuare la necessaria manutenzione. Una visione condivisa dalle decine di autisti presenti tra il pubblico, che hanno a più riprese lanciato strali contro l’amministrazione e la gestione dell’azienda, in particolare quella che è rimasta al timone dal 2018 al 2024, diretta dall’amministratore delegato Francesco Masinelli.
Dall’opposizione, e in particolare dalla consigliera Pd Piera Sommovigo, è stato aggiunto un punto che non era ancora emerso nel dibattito che si è svolto con i botta e risposta degli ultimi giorni, ovvero che il termine di 60 giorni per la stipula del contratto, anche in caso di contenzioso, dovrebbero scattare dalla data di assegnazione dell’appalto, avvenuta il 15 maggio, e non dalla data dell’8 luglio, quando il Tar ha respinto la sospensiva richiesta da Seal. Tema sul quale si è incardinato il dubbio sull’effettiva capacità del subentrante a svolgere il servizio, ma che non è stato approfondito ulteriormente nel corso della seduta.
Il sindaco Peracchini, dal canto suo, ha voluto tranquillizzare i lavoratori ribadendo che, nel malaugurato caso in cui dovessero presentarsi inadempienze della nuova società affidataria del subappalto, la stazione appaltante, ovvero Atc, si farà carico direttamente del pagamento degli stipendi.
Da una parte le rassicurazioni, dall’altra i dubbi. Nel mezzo i lavoratori e gli utenti del trasporto pubblico che scopriranno nelle prossime settimane da che parte sta la verità.
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-04 07:31:34 da
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