Trento, presidio degli attivisti di Stop Casteller davanti alla Provincia

Trento, presidio degli attivisti di Stop Casteller davanti alla Provincia


Mentre cresce l’attesa per la sentenza del Tar di Trento sulla sorte dell’orsa JJ4, dopo l’udienza di giovedì 14 dicembre, Proseguono nel capoluogo le manifestazioni di sostegno da parte degli animalisti nei confronti del plantigrado, rinchiuso attualmente al centro del Casteller. 

“Giù la maschera”

Nella mattinata di venerdì 15 dicembre, gli attivisti della campagna Stop Casteller hanno infatti organizzato un presidio davanti al palazzo della provincia in Piazza Dante, a Trento: “Torniamo in piazza dopo tanti mesi in cui siamo stati presi da altre battaglie per gli animali in tutta Italia – spiega a TrentoToday la portavoce Francesca Manzini -. Ieri c’è stato questo appuntamento importante al Tar, abbiamo assistito all’udienza e oggi siamo qui per ribadire che anche se Fugatti ha vinto le elezioni, fra l’altro con una percentuale di voto non altissima, c’è ancora un Trentino che si oppone alle sue politiche e che ha un’idea diversa, che continuerà a far sentire la sua voce”. Ma non si parla solo di JJ4, sono diverse le battaglie che l’organizzazione intende portare avanti nelle prossime settimane: Ci sono tanti fronti aperti – prosegue Manzini -. C’è MJ5, a sua volta condannato a morte. C’è M89, l’orsetto chiuso a Spormaggiore che la Provincia vuole costringere per sempre alla cattività e a essere esposto come attrazione turistica, nonostante non abbia mai dato fastidio a nessuno e abbia la sola ‘colpa’ di essere caduto in un canalone. E poi soprattutto c’è questa legge all’orizzonte che Fugatti ha promesso in campagna elettorale, dove si parla addirittura di uccidere fino a otto orsi all’anno, che dal nostro punto di vista significa riportarli all’estinzione: un qualcosa contro cui noi ci batteremo fino alla fine per evitare che succeda”. Duro l’attacco rivolto al confermato presidente e alla sua giunta: “Chiediamo che gettino la maschera: loro vogliono l’estinzione degli orsi. Non è scientifico, non siamo noi quelli ideologici, sono loro”. 

Tornando sul caso di JJ4, gli attivisti della campagna frenano gli entusiasmi di fronte alla possibilità del trasferimento dell’esemplare in Romania, come richiesto da diverse sigle animaliste: “Purtroppo dobbiamo essere realisti, e quindi abbiamo chiaro il quadro e le proposte sul piatto, che sono uccisione dell’orsa, condanna al Casteller o il trasferimento in quest’altra struttura – dichiara Manzini a riguardo -. Diciamo che l’ultima è la meno cruenta, e che se riuscissimo a ottenerla in tribunale, come speriamo, sarà comunque una magra vittoria. Questi santuari sono strutture dove vengono ospitati animali che sono cresciuti in cattività, per esempio negli zoo o nei circhi, per un orso vissuto sempre in libertà come JJ4 è qualcosa di molto diverso. Ripeto, rimane una soluzione auspicabile, che però non andrà salutata in caso come grande vittoria, soprattutto perché non è una soluzione a lungo termine: non è che il Trentino può trasferire tutti gli esemplari definiti problematici in queste strutture all’estero”.

Le vite di JJ4 e MJ5 ancora appese a un filo 

Quali, dunque, le alternative per evitare che casi analoghi si ripetano in futuro? “Bisogna riprendere in mano quello che era il progetto Life Ursus fin dall’inizio e quindi lavorare in prevenzione – conclude la portavoce -, perché quando il danno è stato fatto non serve a niente portare in pegno un orso morto, comunque il danno è stato fatto. Un altro errore poi è quello di applicare parametri umani ad altre specie, fare processi a un’orsa o dire che la si condanna a morte sono proprio cose propagandistiche”. 

Leggi tutto l’articolo Trento, presidio degli attivisti di Stop Casteller davanti alla Provincia
www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2023-12-15 16:00:00 da


0 Comments