‘Tumore del marinaio’, Napoli prima per arruolamento vaccino – Notizie

‘Tumore del marinaio’, Napoli prima per arruolamento vaccino – Notizie



Prende il via all’Istituto tumori
Pascale di Napoli – ed è il primo centro in Italia –
l’arruolamento del vaccino anticancro a mRNA per la cura del
carcinoma della pelle a cellule squamose, uno dei tumori della
cute più diffusi e che nel 5 % dei casi porta alla
mortalità. L’identikit dei 600 pazienti selezionati per la
sperimentazione corrisponde a: persona anziana, per lo più uomo,
con un passato di esposizione al sole molto intenso, con lesioni
della cute molto gravi.

   
“Il carcinoma a cellule squamose è il tumore della pelle dei
braccianti, dei marinai, dei muratori. E’ il tumore, insomma, di
chi si è esposto troppo al sole senza alcuna precauzione e,
soprattutto, della mancata prevenzione, un tumore che, se preso
in tempo, è facile da curare, se avanzato può essere molto
pericoloso perché difficile da trattare”, si legge nella nota
del Pascale.

   
Quello che ha preso il via nel reparto di Melanoma,
Immunoterapia e Terapie Innovative dell’Istituto dei tumori di
Napoli, diretto dall’oncologo Paolo Ascierto, è uno studio di
fase 2 randomizzato in aperto con 3 bracci di trattamento. Dei
seicento pazienti arruolati 250 verranno trattati con due cicli
di vaccino e l’immunoterapico Pembrolizumab a cui seguirà
l’intervento chirurgico e poi il trattamento adiuvante. Un
secondo gruppo di 250 pazienti verrà trattato soltanto in sala
operatoria. Un terzo e ultimo gruppo di cento pazienti verrà
sottoposto a due cicli di immunoterapia, a cui seguirà la
chirurgia e poi l’immunoterapia adiuvante, uguale insomma al
primo gruppo, ma senza il vaccino.

   
Se la Francia e l’Australia hanno fatto da apripista allo
studio, in Italia i centri in cui verranno arruolati i pazienti,
dopo il Pascale di Napoli, sono il Giovanni Paolo II di Bari,
Le Scotte di Siena, il San Martino di Genova, l’Umberto I di
Roma, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’Humanitas, lo Ieo e
l’Istituto dei tumori di Milano.

   
Era lo scorso 26 gennaio quando, sempre al Pascale, veniva
somministrato al primo paziente in Italia un vaccino anticancro
a rMna per la cura del melanoma. A somministrarlo il team di
Ascierto. “La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e
più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili
– spiega Ascierto – Il vaccino, anche questo prodotto da
Moderna, si basa sulla stessa tecnologia adottata per quelli
contro il Covid, e quello per la cura del melanoma iniettato per
la prima volta in Italia qui al Pascale, lo scorso gennaio. Un
vaccino, cioè, che utilizza mRNA sintetici progettati per
‘istruire’ il sistema immunitario a riconoscere specifiche
proteine, chiamati ‘neoantigeni’, che sono espressione di
mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate. Il suo scopo
non è quello di prevenire la malattia ma di aiutare e supportare
il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare
più efficacemente il tumore. Oggi dal melanoma si va negli altri
tipi di tumori e nel setting della malattia precoce. Gli studi
neoadiuvanti hanno già dimostrato come l’immunoterapia sia un
trattamento molto efficace e quindi è il setting di pazienti
migliore da selezionare per il vaccino”. “Che l’arruolamento del
vaccino per il trattamento del carcinoma della pelle a cellule
squamose – dice il neo commissario straordinario, già direttore
sanitario del polo oncologico, Maurizio di Mauro – prenda il via
qui al Pascale conferma il consolidato prestigio internazionale
dell’Istituto per questa patologia, ma anche per l’esperienza
maturata nello sviluppo dei immunizzazioni antitumorali dimostrato in
questi anni anche in altre patologie”.

   

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L’articolo ‘Tumore del marinaio’, Napoli prima per arruolamento vaccino – Notizie
www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-10-21 11:01:54 da


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