PISTOIA – Dopo due ore di discussione, il Consiglio Comunale del 13 gennaio si è chiuso con la bocciatura della mozione presentata da Tina Nuti per Civici e Riformisti, relativa alla situazione del turismo nella nostra città e territorio. Con la mozione la consigliera chiedeva al sindaco Tomasi “di mettere in atto ogni azione volta a generare un miglioramento della situazione attuale”, denunciata anche da esperti del settore turistico ed economico che sia a voce che tramite la stampa, ad agosto e a dicembre, hanno descritto le criticità ed hanno avanzato proposte, come la gestione manageriale del settore e la realizzazione di eventi importanti, capaci di richiamare turisti e visitatori italiani.
Che la situazione è critica si comprende anche dai numeri dell’Osservatorio Turistico della Regione Toscana che mettono nero su bianco la posizione di Pistoia quale ultima provincia nel panorama toscano per il numero degli arrivi giornalieri di turisti e per il numero dei pernottamenti, come valore assoluto e come percentuale di crescita dal 2016 ad oggi.
L’assessore Sabella ha replicato nella commissione e durante il Consiglio Comunale dicendo “di essere molto soddisfatto del lavoro svolto con le risorse che abbiamo a disposizione e dei risultati che stiamo ottenendo in termini di presenze”.
Purtroppo i numeri delle presenze riferite dall’assessore Sabella, ha rilevato Tina Nuti, contano i molti professionisti e turisti che scelgono le strutture di Pistoia perché meno costose rispetto a quelle fiorentine, persone che arrivano tardi e ripartono di prima mattina, senza visitare la città e senza lasciare niente al commercio e all’economia. Poco tempo fa, avevo proposto tra i vari emendamenti al bilancio che il Comune, forte del ruolo assegnato, e dei 250.000 euro della tassa di soggiorno, aprisse un dialogo all’interno dell’area metropolitana per la gestione e distribuzione dei flussi turistici. Proposta rigettata insieme a tutte le altre sul turismo.

A Pistoia è difficile visitare gli innumerevoli luoghi di culto e di arte, e l’amministrazione Tomasi dal 2018 ha rinunciato a svolgere un ruolo di coordinamento fra i vari soggetti come la Curia, la Diocesi, le Fondazioni, la Provincia. Da tempo le guide turistiche sono costrette a contattare i parroci – che ringraziamo – e gli enti per far visitare ai gruppi questi siti; ma il turista che arriva da solo o con la famiglia trova i vari luoghi chiusi e se ne va. Vale ricordare che Pistoia nel 2019 ha lasciato chiudere il museo dedicato al suo più grande artista moderno Marino Marini. Non è questo il livello di base di una città che vuole attrarre turismo e che si dichiara soddisfatta dei risultati raggiunti.
“Le risposte dell’assessore Sabella, nell’assenza degli altri due assessori allo Sviluppo economico e alla cultura, Sgueglia e Menichelli – commenta Tina Nuti – dipingono un quadro di trascinamento dove si disperdendo energie in tante piccole iniziative uguali in ogni altra parte di Italia, senza lavorare attorno all’identità della città e al suo territorio, valorizzandone la storia e la cultura e assumendo un ruolo di regia propositiva nei confronti di vari attori istituzionali e non. Mancano riferimenti ai tempi e alle risorse per fare un passo in avanti nella gestione manageriale del turismo.
Ma il quadro positivo che l’assessore Sabella ha espresso per la Giunta di Tomasi forse non ha convinto neppure la maggioranza che non è mai intervenuta nel dibattito a sostegno delle politiche turistiche del suo Sindaco e al momento del voto ha visto l’ampia astensione dei molti consiglieri”.
La mozione non è stata accolta, l’impegno a migliorare la situazione attuale non è stato assunto perché la Giunta è soddisfatta dei risultati raggiunti, mentre – conclude Nuti – Pistoia langue e si accontenta delle briciole.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-01-16 16:01:00 da Redazione
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