Un cinghiale a spasso tra le case


ORBETELLO. Spunta un cinghiale nel centro abitato e scatta l’allarme.  Ancora una volta un ungulato fa capolino nella cittadina lagunare, stavolta in pieno centro urbano

Ad avvistarlo all’alba è stato un cittadino lagunare, di cui poi il figlio ha voluto rendere noto l’incontro, certamente particolare, tramite la pagine di facebook.

Avvistato all’alba, intorno alle 6.30, in via Pola a Neghelli, l’animale è stato visto muoversi liberamente sulla carreggiata, costringendo un’auto a rallentare e fermarsi per evitare il contatto.

Il fatto riapre una questione ormai tutt’altro che eccezionale: la presenza sempre più frequente di cinghiali nel territorio comunale, anche in aree densamente popolate, non può più essere derubricata a singolo episodio o curiosità da social.

 

Se in questo caso l’incontro non ha causato danni, resta una domanda concreta che si pone anche l’autore del post: cosa sarebbe successo se al posto dell’automobile ci fosse stato un pedone?

Un adulto a piedi, un bambino in bicicletta, una persona con un cane – tutti soggetti vulnerabili, potenzialmente in pericolo davanti a un animale di grossa taglia, imprevedibile e non abituato alla presenza urbana.

Il timore, espresso anche da diversi cittadini sui social e nei gruppi locali, è che si stia normalizzando una situazione anomala, fino al giorno in cui “il cinghiale di troppo” non provocherà un incidente o peggio.

 

Non è un caso isolato: segnalazioni in aumento

Negli ultimi mesi, sono stati diversi gli avvistamenti segnalati in zona Orbetello Scalo, lungo i viali lagunari, nei pressi dell’ospedale e in aree verdi aperte. Alcuni animali si aggirano nelle vicinanze dei cassonetti, attratti dai rifiuti, aumentando il rischio sanitario oltre a quello fisico. Gli abitanti parlano apertamente di una convivenza forzata, imposta dal vuoto di interventi strutturali. A mancare, infatti, non è la consapevolezza del problema, quanto piuttosto un piano operativo efficace, continuo e trasparente.

 

Serve un piano di gestione, non solo segnalazioni

In assenza di un intervento coordinato tra Comune, Asl, enti forestali e Regione, la sensazione è quella di una gestione passiva e frammentata.

La fauna selvatica non conosce confini amministrativi né orari d’ufficio: occorre ripensare il monitoraggio, il contenimento, e – dove necessario – le misure di dissuasione.

L’ironia che spesso accompagna queste segnalazioni online è lo specchio di una comunità che preferisce sdrammatizzare piuttosto che arrendersi. Ma sotto le battute c’è una richiesta chiara: Orbetello ha bisogno di tornare sicura. 

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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2025-05-05 17:40:29 da Vittorio Patanè


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