Per due volte il suo datore di lavoro si era avvicinato a lei toccandole il sedere e aggiungendo commenti poco graditi. Un gesto che la ragazza ha denunciato alle forze dell’ordine. Nella giornata di ieri, mercoledì 29 novembre, il giudice ha confermato la condanna per violenza sessuale contro la quale l’uomo, oggi 66enne, aveva presentato ricorso.
I fatti risalgono ad agosto 2018. La vittima, allora ventenne e proveniente da fuori regione, stava trascorrendo l’estate come cameriera stagionale in un hotel della val di Sole. I due episodi raccontati sarebbero accaduti pochi giorni prima della scadenza del contratto, sempre nello stesso luogo, le scale dell’albergo: il datore si sarebbe avvicinato a lei, le avrebbe toccato il sedere e avrebbe commentato “Stai crescendo soda”. Dopo l’immediata denuncia, a ottobre 2021 l’uomo era stato condannato in primo grado a un anno e otto mesi e all’obbligo di risarcimento di 10mila euro alla ragazza.
Il 66enne, però, non aveva accettato il verdetto del giudice, raccontando un’altra versione dei fatti secondo la quale la denuncia presentata sarebbe solo un gesto di vendetta delle ventenne, da lui accusata di aver rubato alcuni beni dell’hotel. Per giustificare la sua posizione, attraverso i suoi legali aveva presentato della documentazione che testimoniava come, nel giorno indicato dalla vittima come data delle molestie subite, lui in realtà si trovasse all’estero. La corte d’appello, tuttavia, ha confermato la condanna ritenendo possibile un semplice errore temporale nel racconto della ragazza.
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www.trentotoday.it è stato pubblicato il 2023-11-30 10:17:59 da
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