Via Emilia Bis progetto impattante in contrasto con pianificazione comunale

“Non ci è chiaro perché l’assessore all’ambiente Borghi continui a promuovere la Via Emilia Bis nonostante questo progetto sia in evidente contrasto con le indicazioni del vigente Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) e impatti fortemente su uno degli ultimi lembi di campagna ancora intatti che la stessa pianificazione comunale individua come Ambito Agricolo di rilievo paesaggistico”. Lo dice in una nota Nicola Dall’Olio, Co-portavoce Europa Verde Parma. “Appare ormai evidente che l’assessore ha invertito l’ordine dei fattori: la questione non è più risolvere il problema (reale) del traffico di attraversamento di San Prospero, ricercando la soluzione meno impattante ed onerosa per le casse pubbliche, ma realizzare la Via Emilia Bis su un tracciato a nord della ferrovia a prescindere dagli impatti, dai costi di realizzazione e dalla disponibilità di risorse”.

E ancora: “Il PUMS vigente individua come soluzione un semplice by-pass dell’abitato e indica chiaramente che la realizzazione della Via Emilia Bis è un’opera che “viene ritenuta dal Piano come non strategica”. L’attuale amministrazione propone invece, attraverso uno studio di fattibilità carente sotto ogni punto di vista e commissionato solo per auto-confermare una scelta a priori, di realizzare una nuova strada di 5,7 km dal costo sotto-stimato di 22 milioni di euro che non tiene conto né della realizzazione del ponte sull’Enza, come se si trattasse di un dettaglio secondario, né degli espropri e delle ineludibili opere di mitigazione e compensazione, che auspichiamo non dovranno mai essere realizzate. Come Europa Verde ci domandiamo come possa essere proposto all’approvazione della Giunta comunale uno studio di fattibilità che non corrisponde ai requisiti minimi previsti dal codice degli appalti per un’opera che risulta incoerente con le indicazioni della pianificazione comunale generale e di settore, con l’obiettivo tanto declamato della neutralità carbonica al 2030 e con gli indirizzi legislativi europei”.

Infine: “Lo riteniamo inoltre un segnale politico negativo che va in direzione contraria a quanto si sta cercando di costruire per le prossime elezioni regionali. Nei nodi programmatici che insieme a Sinistra Italiana abbiamo sottoposto al candidato presidente De Pascale come base per un possibile accordo di coalizione, abbiamo chiesto una decisa discontinuità sulle politiche regionali per le infrastrutture di trasporto trovando un positivo riscontro sulla necessità di favorire il trasporto su ferro e la mobilità dolce rispetto alla realizzazione di nuove opere stradali e autostradali. Il progetto di Via Emilia Bis sostenuto dal Comune di Parma non va certo in quella direzione e non aiuta nel percorso di creazione di un campo largo del centro sinistra per le prossime regionali.”