Vicesindaco lo denuncia per diffamazione, Mangialardi prosciolto do…

Vicesindaco lo denuncia per diffamazione, Mangialardi prosciolto do…



Vicesindaco lo denuncia per diffamazione, Mangialardi prosciolto do…

ANCONA – Il consigliere regionale Maurizio Mangialardi è stato prosciolto oggi dall’accusa di diffamazione nei confronti del vicesindaco di Senigallia Riccardo Pizzi per un post Facebook fatto ad aprile del 2021. Il fatto non sussiste per la giudice Franscesca Pizii che si è pronunciata con un non luogo a procedere nell’udienza predibattimentale. Mangialardi non dovrà affrontare nessun processo. Era difeso dall’avvocato Marina Magistrelli. C’era ancora il lockdown per il Covid-19 e per la festa di compleanno della figlia di Pizzi c’era stato un party organizzato ai giardini della Pace di Senigallia, interrotto poi dall’arrivo dei carabinieri. Erano piovuti interventi da parte dell’opposizione, per criticare la posizione del vicesindaco. Anche Mangialardi aveva detto la sua dando del moralista a Pizzi che abusava del suo potere. Nel post Facebook Mangialardi aveva scritto: “Un puro e assoluto esercizio di potere per fare ciò che vuole dove e come gli pare…in totale spregio delle tante vittima di questo maledetto virus, delle sofferenze delle famiglie che hanno perso i loro cari, di chi ancora sta in ospedale con la vita appesa a un filo, delle attività economiche in difficoltà, di chi ha perso il lavoro”.

E ancora “la convinzione di poter abusare liberamente del ruolo istituzionale anziché utilizzarlo per dare l’esempio”. Dopo il proscioglimento Mangialardi ha commentato come “il lungo e incerto iter per arrivare a questo esito ha comportato sofferenze oltre a un notevole spreco denaro per il sistema giudiziario”. “La vicenda appariva chiarissima sin dall’inizio – ha aggiunto -. Non contento di aver organizzato un party durante il Covid, disattendendo tutte le normative volte a tutelare la salute pubblica durante la pandemia, Pizzi ha denunciato solo me, nonostante l’accaduto fosse stato denunciato a mezzo stampa da tanti altri autorevoli esponenti politici. Per un comunicato dai toni fermi ma assolutamente non offensivi, Pizzi mi ha richiesto 25 mila euro di risarcimento. Sarei stato disponibile a chiudere questa vicenda imbarazzante con una stretta di mano, sarebbe stato già solo questo un onore per un querelante che si atteggia a danneggiato ma è in realtà l’autore di un reato. Si è trattata dell’ennesima vicenda giudiziaria che mi ha riguardato in prima persona senza alcun fondamento in miei presunti e inesistenti illeciti, legata ai fallimenti di una mediocre politica locale”.


 

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-13 21:03:56 da


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