Non è una città per giovani ma a noi piace proprio per questo e ci va benissimo. Tranquilla, dai ritmi lenti. Costi più bassi che altrove. Città d’arte e di storia, con dintorni affascinanti e una gastronomia eccellente.
Viterbo, la città nella media
La Tuscia è da sempre una “terra di mezzo” o, come dice il Poeta: “Terra di briganti e pellegrini. Di Vie Cave e di Cammini Lenti. Terra di Popoli fondanti, di Storia, selve oscure e arcani insoluti. Di magia e spiritualità”. Tutto questo in un tempo lontano. Oggi è terra di piaceri lenti, di slow life.
Vorrei parlarvi di Viterbo, capoluogo della Tuscia, alto Lazio. Ma non per convincere qualcuno a trasferirsi qui, né per dirvi quali sono le cose importanti da vedere. Non voglio fare l’elogio di questa bella città. Di queste indicazioni ne trovate a migliaia sui siti turistici e poi se non ci siete mai stati, andateci un giorno a fare una passeggiata. Ne vale la pena. Non sarà tempo perso ma tempo speso bene per godere di una città armoniosa, con uno spirito molto medievale, tranquilla, dove si mangia bene e inserita in una delle più belle zone del Lazio, tra mare e lago e monti.
Gli adulti ci vivono bene ma i giovani scappano
La chiamano la Città dei Papi ma figuratevi se possa avere questo nome e questa fama una città che non sia Roma! Viterbo fu sede pontificia alla fine del XIII secolo e ancora se lo ricorda. Il Palazzo Papale ospitò e vide eleggere diversi pontefici per 24 anni. Rispetto a Roma che li ospita da migliaia di anni, 24 equivalgono a un soffio. Il suo rapporto con la Capitale non è mai stato troppo conflittuale, una volta che venne sottomessa ha seguito gli eventi della città eterna, come un’ancella ossequiosa e umile ma con la sua dignità. Vivere a Viterbo, a un’ora da Roma, è comunque comodo. La città è tranquilla, ha un ritmo piacevole, si percorre a piedi nel centro storico, non ha tanti abitanti, circa 300mila. Le abitazioni costano meno che a Roma e la vita tutto sommato è meno cara. Se così si può dire parlando di una parte d’Italia. Questa sua aria antica e sonnecchiosa, la fa apprezzare da tanti professionisti e dalle persone mature, mentre i giovani scalpitano. Fremono. Vogliono stravolgersi e questo non è il luogo giusto per questo genere di cose. No, Viterbo non è una città per giovani, o meglio, per un certo modo di essere giovani.
L’Italia è più bella se ci vieni da turista, senza vivere i suoi problemi quotidiani
Per questo, al di là di Milano, in Italia c’è poco. Devi andare a Londra, ad Amsterdam oppure a Barcellona, restando in Europa o forse a Copenaghen. In queste città si trovano più facilmente occasioni di lavoro per giovani, si studia anche con maggiore soddisfazione e poi non si torna più indietro. Quello che ti danno certe città estere non te lo darà mai l’Italia. Il nostro paese resta insuperabile se ci vieni da turista. Una settimana di full immersion nell’arte, nella natura, nella vita di Venezia, Firenze, tra i monumenti di Roma, oppure in vacanza sulle spiagge della Sardegna, nell’arcipelago toscano, nelle Langhe tra vino e tartufi, visitando i sassi di Matera, il barocco a Noto, Siracusa, il fascino di salire sulla cima dell’Etna. La costiera amalfitana, Napoli. Che c’è di più bello per una vacanza? Tanti film l’hanno raccontate le vacanze italiane. Ma se hai 20 anni Viterbo sta stretta, come sta stretta Roma, figuriamoci.
Una buona base per vivere e per viaggiare
Chi invece già ci vive o ha deciso di trasferirsi i quartieri più ambiti sono il centro storico, un gioiello architettonico o alcune frazioni vicine: Bagnaia, La Quercia, Grotte Santo Stefano, San Martino al Cimino, Tobia, Monterazzano, comuni di prossimità come Orte, per il diretto collegamento ferroviario con la capitale, Vitorchiano, Bomarzo. In molti hanno investito comprando villette e appartamenti fino a qualche anno fa. Ora non saprei se è il momento giusto. I prezzi delle case sono un poco scesi mentre quelli degli affitti tendono a salire. Non vorrei sbilanciarmi col dire prezzi. Comunque il costo della vita si stima attorno a 1.422.17€ al mese per persona singola o 2.130.43€ al mese per una famiglia di quattro persone. Il costo per affittare un piccolo appartamento (bilocale o trilocale) in un’area residenziale di città è di circa 1.238.04€ al mese. In generale, vivere a Viterbo non è molto costoso in confronto ad altre province italiane. All’incirca è 13.81% più economico della media di tutte le altre province.
Personalmente preferirei vivere in una villetta monofamiliare verso Bagnaia o verso Orte, per i collegamenti stradali è più funzionale. Penso che oggi si deve scegliere un luogo in cui stare con il massimo del comfort. Però poi bisogna muoversi, viaggiare spesso, sia per lavoro che per piacere. Sia in luoghi vicini che lontanissimi. Se si può, è chiaro. Sennò ridurre il possibile per fare dei viaggi durante l’anno. Penso che Viterbo sarebbe un’ottima base per stare e per tornare.
La giri in un giorno a piedi
A me non piacciono le metropoli. Mi stancano tutte quelle strade, il traffico e la folla. Mi stanca solo pensare di viverci. Ma se è per un week end o per una settimana è tutt’altra cosa. Il vantaggio di Viterbo è che la giri a piedi in un giorno e vedi tutto quello che c’è da vedere. Poi ci torni dopo per fare delle soste meditate. Da Piazza del Plebiscito, racchiusa dal Palazzo dei Priori, quello del Podestà con la torre dell’Orologio, e quello della Prefettura, a Piazza San Lorenzo che ospita le meraviglie architettoniche del Duomo e dal celebre Palazzo dei Papi, simbolo della città ed espressione dell’arte del XIII secolo. Da scoprire senza remore anche il caratteristico quartiere di San Pellegrino. No, il quartiere non ha niente a che vedere con l’acqua minerale omonima, una delle più diffuse nel mondo. Tra l’altro di proprietà non più italiana, ma della svizzera Nestlé.
Così anche per il territorio circostante, fatto di laghi, boschi, mare, terme, ristoranti e trattorie interessanti ma anche produzioni enologiche e agricole che sono delle eccellenze. Basti pensare agli oli extravergine (Canino), i vini malvasia, trebbiano, sangiovese, aleatico, canaiolo, moscatello passito e ciliegiolo e poi le carni bovine (maremmana prima di altre).
La Viterbo sotterranea, un tour organizzato ve la farà scoprire
Una delle cose più sconosciute o poco rinomate di Viterbo è che si può visitare sottoterra.
Pochi sanno infatti che ci sono numerose gallerie sotterranee scavate nel tufo, che mettono in comunicazione gran parte degli edifici del centro storico, creando una rete di cunicoli e camminamenti, talvolta parzialmente sommersi. Oggi sono utilizzate come cantine e sono per lo più private, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale vennero utilizzati come rifugi durante i raid aerei. Non è l’unico caso del genere in Italia. È successo anche a Poggibonsi vicino Siena, a Canosa in Puglia, a Napoli. Da marzo a settembre numerosi tour permettono di visitare questo universo sotterraneo.
Uno dei piaceri di vivere a Viterbo è anche la bellezza di stare in superficie. Con facilità puoi raggiungere i tanti paesini dei dintorni, per passare una giornata all’aperto, immersi nella natura più verde e incontaminata, fermandosi a comprare salumi e prelibatezze oppure in una delle tante osterie e agriturismi della zona. Vistare i giardini di Villa Lante o magari passare qualche ora, anche d’inverno, a fare il bagno nelle acque del Bulicame, chiamate le Terme dei Papi… sempre sti papi dappertutto. Che bisogno c’era?
Se avrete dei figli potete sacrificarvi una domenica e accompagnarli al Circuito internazionale di Viterbo. Sempre che amino i motori ma di certo farà loro piacere girare in pista noleggiando i go-kart, oppure assistere a gare di alto livello. Non solo kart ma anche supermoto. L’impianto è distante circa 7 km dal centro di Viterbo, ed è stato inaugurato nel 2008.
A Viterbo tutto è nella norma, non succede niente di eclatante
La provincia di Viterbo non è la più estesa e nemmeno tra le più grandi per numero di abitanti. È solo al 69° posto. Questo per dire che non ci sono record a Viterbo. Tutto è nella media. Né troppo né poco. E non è da trascurare. L’area metropolitana di Viterbo comprende 60 comuni e ricopre un’area di 361.524 km2. La densità di gente è di 88 abitanti per km2, il ché la rende scarsamente popolata. Il rapporto tra uomini e donne è di 1.00:1.05. Tutto nella media. Il suo nome deriva dal latino Vetus Urbs, Vecchia Città, si chiama insomma come Orvieto (Urbs Vetus) e come Civitavecchia. È situata tra due vulcani spenti i Monti Volsini e il Lago di Bolsena, il lago vulcano più grande d’Europa a soli 15 km mentre il Lago di Vico è a 10 km. Hanno calcolato, non so bene a che pro, che Viterbo riceve 249 ore di sole al mese. Ovvero molta più luce di altre città. Sembra addirittura il 5,51% in più rispetto alla media italiana ma lo 0,24% in meno rispetto alla media del Lazio. Durante l’anno piove 7,3 giorni al mese. Anche questo dato è nella media dell’ammontare delle precipitazioni della provincia italiana. Avete mai sentito di disastri naturali a Viterbo? No, a Viterbo non succede nulla di nulla.
Poca criminalità, pochi furti, pochi incidenti. Sarà noioso ma mi dà tranquillità
Anche il livello di criminalità è quasi nullo, non vi sono attentati, e perché mai? Nel 2021, ci sono stati 2525.8 denunce per crimini ogni centomila abitanti. Si tratta del 10.93% in meno rispetto alla media nazionale. Vi sono stati all’incirca 1.2 fatalità dovute a incidenti stradali e 10.8 incidenti gravi sul lavoro per ogni diecimila persone a Viterbo. Si tratta rispettivamente del 122.22% di incidenti stradali in più rispetto alla media e del 16.28% di incidenti sul lavoro in meno rispetto alla media.
I furti di automobili sono riportati essere il 71.30% in meno rispetto alla media con solo 20.24 casi riportati per centomila abitanti. I casi di furti nelle abitazioni sono al 4.21% in meno della media con 167.65 casi per centomila abitanti. Le rapine non sono molto comuni con 167.65 casi riportati per centomila abitanti, all’incirca il 41.42% in meno della media nazionale. Se si chiamava Norma invece di Viterbo non avrebbero sbagliato. Ma Norma già c’è, è in provincia di Latina!
Nella Sanità e nella Scuola vive il dramma che vive il Paese
Veniamo ai servizi. Anche qui non si smentisce. Un’assistenza sanitaria mediocre, come nel resto del paese. La nostra sanità sta degradando ovunque, anche dove era un‘eccellenza. I medici e gli infermieri fanno l’impossibile, l’abbiamo verificato tante volte ma non sono aiutati, non sono supportati dal Governo che preferisce investire in armi invece che in tutela della salute. C’è chi dice che dietro ci sia un disegno nemmeno tanto celato, di favorire la sanità privata. Il problema è che la gran parte della gente non se la può permettere la clinica privata e così resta senza assistenza. Con tutto ciò l’aspettativa di vita a Viterbo è in genere di 82 anni d’età. Come in tutta Italia.
Per l’istruzione Viterbo ha un numero di diplomati più alto della media, circa 63.4% e un tasso di laureati ugualmente più alto della media, circa 29.2%. Chissà se riuscirà a mantenere questo livello con lo stato di abbandono che sta vivendo la scuola italiana. Invece per la vita notturna, la parte medievale della città, mi dicono, offre molti locali per poter uscire, bere, divertirsi. Ci sono poi 3-4 discoteche al di fuori del centro storico. Tutto dipende su cosa vuol dire divertirsi. Per esempio io non frequento discoteche e per divertirmi preferisco leggere o viaggiare o incontrare amici. Un luogo mi offre divertimento se c’è un fermento culturale e una vivacità sociale piuttosto che il rimbombo ossessivo delle discoteche e il rimbambimento dell’haschisch o peggio.
L’offerta pubblica di trasporti è carente. Il traffico è limitato. Viterbo ha anche scarsità di piste ciclabili, se vai in bici però puoi tranquillamente occupare le carreggiate delle vie principali. Se la puoi girare bene a piedi, anche in bici non c’è problema.
La qualità della vita è scarsa a Viterbo ma questo ha i suoi vantaggi
Rispetto alle altre province laziali valutate dalla classifica Benvivere del quotidiano Avvenire, Viterbo si piazza dopo Roma e Rieti e prima di Latina e Frosinone. Nel mezzo. Anche le vicine Siena, Perugia, Grosseto e Terni vengono prima di Viterbo. Ogni volta che conducono una ricerca sulla qualità della vita nelle province italiane, il risultato è sempre lo stesso. La qualità non migliora, a Viterbo resta scarsa. Lo sostiene per esempio Italia Oggi che ogni anno redige una classifica sulla qualità della vita nelle città d’Italia in collaborazione con l’Università la Sapienza di Roma e Cattolica Assicurazioni. Viterbo nel 2022 resta nella parte bassa della classifica, 69° su 107 province. Questa mediocrità nei parametri di sviluppo e di crescita fa si tuttavia che Viterbo sia una città serena, tranquilla, non attraversata dal fuoco della necessità di fare, dall’attivismo nevrotico di Milano o Barcellona. Se devi fare carriera in un campo qualsiasi meglio se te ne vai. Ma se vuoi vivere lontano dal frastuono Viterbo comincia ad essere la città ideale. Guardando il Lazio, è ritenuto accettabile vivere a Roma e a Rieti. La Capitale è stata collocata in 53esima posizione (lo scorso anno era 54esima), mentre il capoluogo della Sabina ha scalato tre posti ed è arrivato 64esimo. Rispetto al Viterbese, fanno peggio le province di Latina e Frosinone. Per quanto riguarda la prima, nonostante il salto di sei posizioni (dall’82 al 76), la qualità della vita resta scarsa. Idem per il capoluogo ciociaro, 78esimo (nel 2021 era 80esimo). Se cerchi la tranquillità stare nel mezzo a queste classifiche è sinonimo di garanzia.
In definitiva per chi deve studiare non è affatto male Viterbo
C’è chi ci vive da tempo, prima come impiegato poi come libero professionista e non se ne andrebbe per nessun motivo. “Bisogna vedere cosa cerchi” dice Valerio Mangiagalli che vive qui da 15 anni, “cosa vuoi da una città. Viterbo non è molto grande ma allo stesso tempo offre ogni tipo di servizio basico”. C’è chi la trova sporca e desolante. Anche questo dipende dal periodo e da con che occhi la osservi. Certo non puoi pensare di trovarti a Zurigo o a Montecarlo.
“Chi frequenta l’Università della Tuscia si trova bene perché è una università molto ben organizzata. Gli ambienti studenteschi sono confortevoli e piacevoli. I professori sono facilmente reperibili e quasi sempre disposti a ricevere gli studenti per qualsiasi difficoltà.” Viterbo può sembrare piccola ma davvero può offrire tutto ciò di cui c’è bisogno. Soprattuto gli studenti sembrano molto soddisfatti della loro permanenza qui. Ci sono giovani e giovani. Quelli che vogliono studiare qui ci stanno bene. Firenze e Roma non sono poi affatto lontane, per chi vuole tornare a casa o per una gita. Il mare è a soli 35’ e i laghi balneabili a soli 15’. A metà strada. Nella media.
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L’articolo Viterbo, la “Terra di mezzo” che piace proprio a tutti
www.ilquotidianodellazio.it è stato pubblicato il 2023-12-12 10:33:50 da Carlo Raspollini
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