Si tratta di un’antichissima
tradizione legata esclusivamente a Viterbo. Qui da secoli i
bambini la mattina del 30 novembre trovano sul tavolo dove fanno
colazione il pesce di cioccolato di Sant’Andrea. Infatti, la
notte prima della ricorrenza del santo pescatore, i genitori
lasciano come premio per i figli, dei pesci fatti con il dolce
alimento, incartati con la stagnola multicolore. Un’usanza, che
negli anni si è estesa anche agli innamorati, che si scambiano
il dolce regalo.
Già da metà mese, nei negozi e supermercati del capoluogo, si
possono trovare i famosi pesci di Sant’Andrea, di tutte le
misure e colori. Agli albori di questo rito, il cioccolato usato
per confezionarli era rigorosamente fondente, ma ora sugli
scaffali si trovano pesci realizzati con tutti i tipi di
cioccolato, compreso quello bianco e persino senza glutine.
Domani in occasione della ricorrenza nella chiesa di Sant’Andrea
nel quartiere viterbese di Pianoscarano, dopo la messa verranno
distribuiti ai bambini i dolci pesci.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-11-29 19:33:56 da
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