Vladimir Luxuria e gli insulti per le foto in bikini: «Un uomo travestito da donna merita solo compassione»

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«Che paura, né carne né pesce» (brunamurgiagmail.it), «Mi fa impressione» (margheritadimartino), «Decadenza totale, un uomo travestito da donna merita solo compassione» (vele.notto), «Vergognati» (monicacartia). Sono solo alcuni degli insulti ricevuti da Vladimir Luxuria per aver postato su Instagram una foto in bikini. Lei ha risposto pubblicandone un’altra, stavolta dalla spiega dalla spiaggia del Poetto di Cagliari. Nella quale se la ride e risponde: «Fatevi una vita!!!». In un’intervista con il Corriere della Sera l’ex onorevole spiega perché non si arrabbia: «Ma perché dovrei perdere tempo ed energie con questi sfigati? Sono in Sardegna, in un posto bellissimo, davanti a un mare turchese. Guardi, se non mi avessero avvisata non me ne sarei accorta».

I commenti e gli hater

Luxuria dice che «quel post lo avevo pubblicato ieri (martedì, ndr ) dalla spiaggia di Mari Pintau, che sembra davvero un mare dipinto, come dice il nome in sardo. È stato un gesto spontaneo, mica volevo darmi arie da sirenetta o da Miss Italia. Ero in spiaggia e in spiaggia non ci vai con il cappotto. Fine». Non capendo perché i suoi detrattori la seguano sui social media: «Ma io dico: se non ti piace il freddo non andare in Alaska!». Poi spiega: «Io ho imparato a vivere la vita reale, a vedere le persone negli occhi, ai loro sorrisi, a un’esperienza tattile. Non vivo questa bolla di persone che spesso non hanno neanche il coraggio di metterci la faccia. Non sono nemmeno haters: sono dei poveri frustrati che non riescono a farsi una vita propria e devono criticare quella degli altri».

Maschilisti e transfobici

E ancora: «Non voglio nobilitare questi commenti chiamandoli maschilisti e transfobici. Non sono una psichiatra: ma non sarà che tutta questa repulsione nasconda un’attrazione? Sinceramente non mi fa gioire sapere che una persona si fa qualche mese in più in carcere per un reato di odio. Invece quello che manca davvero sono le campagne di sensibilizzazione all’inclusione e al rispetto. Rimprovero al governo di lanciare messaggi di solidarietà quando succedono fatti di cronaca, ma quando gli chiedi di fare campagne nelle scuole contro l’omotrasfobia ti rispondono che quella è la teoria gender, come se volessi influenzare la sessualità di un adolescente. In realtà non vogliono fare nulla. Anzi, gli insulti dal loro punto di vista servono a far capire a un gay o trans che se vuole vivere liberamente, avrà sempre problemi».

L’amico speciale

Poi parla di Danilo Zanvit Stecher: «È il mio amico speciale, non fidanzato. Gli ho chiesto di non replicare più a queste persone. All’inizio se la prendeva tanto e scriveva a tutti». Infine, spiega che ha lasciato X per l’«ossessione» di Elon Musk per le persone transgender: «Non sono una da campagne di boicottaggio: ma perché devo stare nel social di uno così? Meglio Threads: un posto molto più gentile».

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www.open.online è stato pubblicato il 2024-07-25 05:45:31 da Alessandro D’Amato

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