Le immagini della rimozione di 153 bombe rimaste nascoste per oltre 70 anni sulla collina di Castelforte rimandano alla guerra, quella vera che si è combattuta in modo aspro nel sud pontino, dove è passata la sanguinosa Linea Gustav. Le foto sono state scattate durante l’intervento dei Guastatori dell’Esercito e da ieri sono visibili. E provano quello che è stato uno degli interventi di rimozione di ordigni bellici più delicati degli ultimi anni. Le bombe inesplose erano 153, per individuarle e farle brillare ci sono volute quasi cinque settimane; un’intera squadra dell’Esercito è stata impegnata sul posto dal 19 giugno al 3 agosto. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa convocata dal Prefetto, Maurizio Falco, e alla quale hanno partecipato i militari dell’Esercito impegnati direttamente nell’intervento, i vertici di vigili del fuoco e protezione civile, la polizia locale e il sindaco di Castelforte Angelo Pompeo. Le bombe erano state individuate per la prima volta nel 2017, in una zona boschiva di Castelforte.
Per raggiungere il punto preciso si è reso necessario realizzare un tracciato per i carri militari. La rimozione delle bombe è avvenute per piccole quantità, portate in una cava di Santi Cosma e Damiano e fatte brillare, ogni giorno l’intero quantitativo prelevato in montagna, per fare in modo che non vi fossero pericoli per la gente residente, in specie un quartiere che si trova a distanza ravvicinata ma nel Comune di Coreno Ausonio. «E’ stato fondamentale l’impegno sinergico che si è riusciti a mettere in campo – ha detto ieri mattina il Prefetto Vicario, Monica Perna – e per questo ringrazio il personale della Prefettura, l’Esercito, il Comune di Castelforte e la Croce Rossa che con i Vigili del Fuoco ha consentito che la lunga operazione avvenisse in totale sicurezza della gente di chi stava agendo». Dal punto di vista tecnico è stata un’operazione delicata, condotta dal 21° Reggimento Guastatori di Caserta, esattamente l’Unità Brigata Bersaglieri «Garibaldi» responsabile delle attività di bonifica da residuati bellici.
«Gli ordigni inesplosi erano di origine britannica, statunitense e tedesca, risalenti alla seconda guerra mondiale. – ha detto il colonnello Andrea Cubeddu, comandante del 21° Reggimento Genio guastatori dell’Esercito – Si è trattato di un intervento complesso per il luogo in cui è avvenuto il recupero e per il numero di ordigni presenti sul sito. E’ stato possibile l’esito positivo di questa operazione soprattutto grazie alla massima disponibilità e collaborazione assicurata in un lungo arco temporale dagli enti e dalle istituzioni a vario titolo coinvolte». Tra gli altri c’è stata la presenza della Croce Rossa e del Corpo Militare volontario della stessa Cri. Il sindaco di Castelforte, Pompeo, ha ringraziato la Prefettura e tutti gli operatori nonché i sindaci di Santi Cosma e di Coreno Ausonio che hanno contribuito ad informare e rassicurare la gente residente, fornendo tutte le indicazioni sulle modalità attraverso le quali si sarebbe svolto il recupero e il brillamento delle bombe. «Con il termine delle operazioni – ha detto il Prefetto – si conclude un’attività grazie alla quale l’area montana interessata, tra Castelforte, Santi Cosma e Coreno torna ad essere fruibile in piena sicurezza per le comunità che vivono in quei territori e, più in generale, per la pubblica incolumità». Nel corso degli anni, lo sforzo sinergico operato dall’Esercito Italiano e dalla Prefettura di Latina ha visto il 21° Reggimento Guastatori impiegato in oltre 454 interventi di bonifica dal 2018 ad oggi, distruggendo in sicurezza oltre 700 ordigni ed ulteriori due quintali di esplosivo.
L’articolo Castelforte, Tracce di guerra, rimossi 153 ordigni sulla Linea Gustav
www.latinaoggi.eu è stato pubblicato il 2023-08-05 09:37:02 da
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