Insediato al NOI Techpark di Bolzano, l’istituto Fraunhofer Italia è uno dei sei partner tra Italia, Austria, Germania e Polonia del progetto europeo Concert, coordinato da Nikos Tsagarakis dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il suo obiettivo è quello di costruire robot modulari in grado di lavorare a fianco degli esseri umani anche all’interno di ambienti “difficili” come fabbriche e cantieri.
Tra le caratteristiche più innovative dei robot del progetto Concert è non avere una configurazione fissa, ma essere liberamente assemblabili in pochi minuti a partire da moduli. I moduli si riconoscono tra loro è possono “autoprogrammarsi” in funzione della configurazione scelta. Non serve quindi un professore di robotica: anche un normale lavoratore può assemblare un robot ad hoc e insegnargli il compito attraverso interfacce facilitate appositamente sviluppate. L’obiettivo è fargli affiancare gli esseri umani in cantieri edili o altri ambienti di lavoro difficili, perché si sobbarchino i lavori più noiosi e pesanti.
Il robot sa dove andare all’interno perché può consultare una mappa dettagliata dell’ambiente, attraverso il sistema BIM (Building Information Modeling) che permette una mappatura digitale aggiornata nel tempo degli edifici.
Nel laboratorio in Alto Adige ci si è occupati soprattutto degli aspetti del controllo, ottimizzazione e navigazione autonoma. Altri aspetti sono stati gestiti altrove, tra cui quello importante della sicurezza per un robot che dovrà lavorare fianco a fianco con degli operai.
Nel servizio è intervistato Andrea Giusti, responsabile del reparto robotica e ingegneria dei sistemi intelligenti di Fraunhofer Italia
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