“Amici di penna” nell’era digitale, Antonella D’Aloisio porta 100 alunni dalle Marche

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TERMOLI. Il richiamo di Termoli è sempre molto particolare, così la professoressa Antonella D’Aloisio, che si è trasferita a Tavullia, la località che ha dato i natali a Valentino Rossi, per intenderci, ha pensato bene di promuovere un gemellaggio tra gli alunni della scuola dove insegna, due classi di Osteria di Montelabbate, e quelli dell’istituto comprensivo “Schweitzer” e domani decine e decine di loro saranno qui, per incontrare altrettanti scolari.

Antonella D’Aloisio è un’insegnante di scuola primaria e autrice di libri per bambini. Nata a Termoli 54 anni fa e vive in provincia di Pesaro-Urbino. «Nonostante la bellezza delle colline e i numerosi borghi medievali che mi circondano penso sempre al mio mare e appena ne ho l’occasione torno “Sott a mazz du castill”. Questa cosa deve trasparire in qualche modo, forse dai miei discorsi o dal mio modo di fare, tanto che chi mi conosce rimane sempre incuriosito da Termoli e viene a conoscerlo, anche da solo. Troppo spesso mi sono sentita dire: “Sono stata a Termoli poi… è proprio come l’hai descritta”.

Spesso i miei alunni decidono di visitare Termoli.

In questi anni molte classi della scuola in cui lavoro, l’istituto comprensivo di Montelabbate, hanno aderito al progetto “Amici di penna” instaurando rapporti epistolari con scuole di Termoli, grazie anche alla rete di rapporti che si sono create in questi anni con le insegnanti di quest’ultime.

Quando due anni fa è uscito il mio libro “Il sorriso di Roberta” per la casa editrice Il Viandante, ambientato al Paese Vecchio di Termoli, molti dei nostri alunni, dopo la lettura, hanno deciso durante l’estate di fare un giro a Termoli per conoscer fisicamente i luoghi conosciuti nella lettura».

Il progetto

Nell’epoca di Internet, i nativi digitali instaurano rapporti ed amicizie con i loro coetanei alla velocità di un clic. Eppure per noi “Immigrati digitali”, come ama definirci Mark Prensky, noi che siamo stati costretti a migrare dalla società analogica a quella digitale, tutto questo è assurdo. Non vediamo di buon occhio questo mondo legato ad amicizie virtuali, ai social. Non perdiamo tempo a criticare questa gioventù dai polpastrelli ingrossati a forza di pigiare continui “Like”. Per non parlare dei genitori, che troppo spesso rifilano loro cellulari e tablet per tenerli occupati e “toglierseli dai piedi”. Vogliamo parlare della scuola? Troppi PC! Troppa tecnologia! Dove andremo a finire!

Ma è proprio vero? Ma davvero è questo il quadro della nostra società giovanile e non? Forse. Eppure c’è qualcosa dentro di noi che ci fa desiderare altro, che ci fa “incuriosire” difronte agli altri, che ci fa chiedere rapporti veri, quelli dove gli sguardi si incontrano e non solo dietro uno schermo, dove si parla per raccontare di sé e dove si ascolta per conoscere chi fa esperienze diverse dalle nostre. Un messaggio WhatsApp non basta. È un desiderio ancestrale. Insomma la tecnologia non basta, non ci basta! C’è bisogno di altro. Ce lo hanno dimostrato i bambini della 5^ D e 5^ F dell’istituto comprensivo Schweitzer che l’anno scorso hanno chiesto di poter conoscere dei bambini di un’altra città, per far amicizia con bambini con esperienze e storie diverse dalle loro. Le loro insegnanti hanno subito accolto questo desiderio come una possibilità di crescita.

E per quella rete di rapporti, simile ad una ragnatela che solo le maestre sanno tessere, tale da far invidia ai migliori ragni dell’Asia sud orientale, questo desiderio si è potuto realizzare. Le insegnanti di Termoli hanno contattato delle insegnanti delle 5^ A e 5^ B di Osteria di Montelabbate, in provincia di Pesaro Urbino e così è nato un gemellaggio epistolare lungo ben due anni. Ma i bambini chiedono sempre di più, lo sappiamo e quindi si sono conosciuti via meet, ma neanche questo è bastato perché hanno chiesto di poter giocare insieme, e abbracciarsi e guardarsi negli occhi. Per questo i genitori di Osteria Nuova hanno organizzato una giornata di incontro a Termoli, tutto questo per rispondere a quel desiderio così vero, così genuino dei loro bambini che hanno dimostrato di possedere un’intelligenza sentimentale che i luoghi comuni non ci fanno mai riconoscere.

Domani, sabato 13 aprile, in quasi 100, tra adulti e bambini saremo a Termoli per conoscere i bambini di questa splendida cittadina, gli usi i costumi di questo posto arroccato sul mare e la sua intrigante storia federiciana. E poi… poi si giocherà tutti insieme, in 200 sulla spiaggia, a calcio, a ruba bandiera, e insieme canteremo fino a tarda sera. A dispetto di coloro che guardano con preoccupazione i nativi digitali.



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www.termolionline.it è stato pubblicato il 2024-04-12 17:31:00 da

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