E’ attesa per giovedì la decisione del Tribunale del Riesame di Genova sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni Toti. Il governatore della Liguria dallo scorso 7 maggio soggiorna nella sua abitazione di Ameglia, nello Spezzino. L’avvocato Stefano Savi ha ribadito che: “Per non non sussistono più i requisiti di questa misura o, quanto meno, lo sono adesso in forma attenuata”. La Procura, invece, è ferma “sulla necessità di mantenere la misura corrente”, ovvero i domiciliari. Da precisare comunque che in caso di attenuazione della misura restrittiva scatterebbe comunque la sospensione in base alle legge Severino.
La procura di Genova, che si oppone alla revoca dei domiciliari a Giovanni Toti, ha depositato un nuovo documento in occasione dell’udienza al Tribunale del Riesame: 64 pagine di informativa della guardia finanza, che ricostruire l’iter che avrebbe portato alle pubblicità, per quasi 80mila euro, “offerte”, secondo l’accusa, alle liste elettorali di Giovanni Toti durante le elezioni comunali e politiche del 2022.
Finanziamenti illeciti, secondo la procura, dati in cambio dell’interessamento del presidente per le pratiche sul supermercato Esselunga in costruzione a Sestri Ponente. Tutto nasce, secondo i finanzieri, da accordi presi il 17 marzo 2022 tra l’ex capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani, l’editore di Primocanale, Maurizio Rossi e l’ex manager di Esselunga, Francesco Moncada.
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