Albisola Superiore. Una stagione ricca di risultati estremamente soddisfacenti. L’annata di gare dell’Atletica Alba Docilia non è ancora terminata, eppure è già entrata nella storia. È notizia di ieri infatti la conquista del triplete da parte della società, un traguardo davvero incredibile che ha ulteriormente acceso i riflettori sulla realtà albisolese.
A stilare un bilancio di quanto fatto fin qui è stato Stefano Freccero, vicepresidente e preparatore atletico il quale ha dichiarato: “La stagione non è ancora finita, siamo appena a metà. Per il momento possiamo vantare di essere la trentottesima squadra femminile in Italia, un traguardo davvero storico per la nostra società. Inoltre non dobbiamo dimenticare che, oltre al risultato di Modena e a quelli ottenuti dalle squadre under 23 e under 18, avremo ancora la nostra Martina Stranieri la quale prenderà parte ai campionati italiani Assoluti nei 400 ostacoli”.
In seguito ad intervenire è stato il presidente Giulio Terlizzi: “In qualità di presidente è giusto dire che negli ultimi tre anni abbiamo segnato una linea di demarcazione rispetto ai precedenti. Abbiamo riacquisito un settore Assoluto e abbiamo anche aperto un distretto a Genova, questo ha portato una serie di cambiamenti. In questo momento noi parliamo di Albisola, ma abbiamo un piede a Vado, uno ad Albisola e uno appunto a Genova. La nostra è una società solida che si sta ingrandendo sempre di più. Cerchiamo di stare attenti ai costi provando inoltre a stringere nuovi rapporti di collaborazione, sponsor e partnership. Per quanto riguarda Albisola dovremo certamente ragionare sulla possibilità di rinnovare il nostro campo. Infine, dal punto di vista tecnico, possiamo contare su una squadra femminile ormai consolidata. Ora dovremo cercare di fare lo stesso incrementando il livello di quella maschile”.
In conclusione, a terminare la serie di interventi, è stato Davide Costa, la new entry dello staff dell’Atletica Alba Docilia: “Sarò sincero, questa è una fase della mia vita in cui avevo pensato di dedicarmi soltanto alla scuola. Volevo avere un po’ meno pressione addosso, gli ultimi anni sono stati belli ma intensi. Alla fine però sono stato convinto a salire a bordo. Ad incidere su questa scelta sono stati diversi fattori tra cui l’amicizia, la qualità del progetto e la vicinanza mostrata dall’atletica nei confronti dei progetti scolastici. Penso che questa esperienza mi arricchirà ulteriormente, mi sento pronto e motivo per questa nuova sfida.”
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Gabriele Dorati
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