Cisterna di Latina, Le frasi su Desy e la madre sono offese: avvocatessa condannata per diffamazione

Cisterna di Latina, Le frasi su Desy e la madre sono offese: avvocatessa condannata per diffamazione


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Cisterna di Latina, Le frasi su Desy e la madre sono offese: avvocatessa condannata per diffamazione

Una serie di frasi da subito contestate, pesanti, offensive, sia della memoria di una ragazzina di 16 anni barbaramente uccisa in un tugurio di Roma dopo essere stata seviziata, drogata e violentata, sia nei confronti della famiglia, accusata di averla di fatto abbandonata e di avere quindi una sorta di concorso di colpa nella tragica fine spettata a Desirée Mariottini.

Frasi che ieri il giudice del Tribunale di Roma ha ritenuto diffamatorie e per cui ha condannato l’avvocatessa pontina, Maria Antonietta Cestra a risarcire la madre di Desy e i nonni paterni con una provvisionale di 10mila euro a testa e al pagamento delle spese e degli oneri di giudizio per 2mila euro. «Una vittoria importante – ha commentato l’avvocatessa Claudia Sorrenti – per la famiglia che si dovuta sentire additata, accusata, offesa, in un momento così tragico e drammatico. Si badi bene, non è una censura quello che chiedevamo e quello che questa decisione rappresenta. Nessuno vuole limitare la libertà di parola e di difesa di un assistito. Quello che la famiglia chiedeva però, era il ripristino di qualche limite, di qualche paletto. E soprattutto l’assunzione di responsabilità». Abbiamo chiesto un commento anche a Barbara Mariottini, la madre di Desirée che ha preferito limitarsi a dire che «Abbiamo chiesto al giudice di valutare se frasi come quelle possano essere utilizzate senza alcuna conseguenza. Quando si fanno affermazioni di quel tipo, si deve tenere conto che dall’altra parte c’è una madre, una famiglia… La sentenza ci restituisce un po’ di giustizia».

L’avvocatessa Cestra, nelle prime fasi del procedimento, difendeva uno dei quattro imputati (si era ancora nella fase preliminare) che tra l’altro, hanno l’udienza in Cassazione il prossimo 20 ottobre, e sostenne tra le altre cose che se la famiglia non avesse abbandonato al proprio destino la piccola Desy, il suo assistito non sarebbe stato imputato, o ancora annunciò una denuncia nei confronti della madre per abbandono di minore. Solo alcune delle frasi che la famiglia ha deciso di far valutare ad un giudice, ve ne sono altre all’interno della memoria difensiva presentata dalla stessa Cestra per l’udienza dal Gup. Il processo, peraltro, era a carico della Cestra e della collega Matrella che avrebbe co-firmato la memoria. Ma per lei è stato deciso il non luogo a procedere dato che ha disconosciuto la firma su quell’atto.

Tra qualche settimana, la famiglia Mariottini tornerà in Tribunale, non solo in Cassazione, ma sempre in Tribunale per un’altra causa per diffamazione. Questa volta nei confronti del noto giornalista Giampiero Mughini anch’egli, in Tv, pronunciò parole dure nei confronti della stessa Desy e dei suoi genitori.



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www.latinaoggi.eu è stato pubblicato il 2023-10-10 08:30:02 da


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