Corso Sommeiller, telecamera ancora spenta ma traffico già in tilt

Traffico fermo, si procede a passo d’uomo sul ponte di corso Sommeiller. Anzi di più: i rallentamenti partono dal semaforo all’angolo con via Sacchi e finiscono oltre l’incrocio con via Nizza, dalla parte opposta.  Così per tutta la giornata di ieri giovedì 13 marzo quando i tecnici – incaricati dal Comune-  hanno allungato la corsia riservata a bus e tram, nella mezza carreggiata diretta verso la Crocetta. Prima era disegnata sull’ultimo segmento di cavalcavia, il più vicino al semaforo, per un centinaio di metri, visibile dagli automobilisti solo dopo aver “scavallato” il ponte; da ieri copre per intero il cavalca-ferrovia, lungo 350 metri. Un’operazione finalizzata a evitare di disorientare chi è al volante in vista dell’accensione della telecamera anti-furbetti puntata proprio sulla preferenziale. 

L’effetto, per il momento, è stato quello di imbottigliare il traffico verso il cuore di Torino.

 Delle due corsie di marcia in direzione Crocetta, infatti, una soltanto è rimasta “libera”. L’altra è riservata ai mezzi pubblici ed è utilizzabile, oltre che dai tram, solo da taxi e motociclette. 

Quando l’occhio elettronico sarà acceso (la Città non ha ancora annunciato una data), gli automobilisti faranno il possibile per evitare la preferenziale (e la sanzione da 83 euro). Gli incroci con le telecamere in funzione, oggi, sono sei. Tre sono accese sulla preferenziale in corso Vittorio Emanuele II, in direzione Ovest (dal Po verso piazza Adriano); le altre tre in largo Orbassano e corso Rosselli. Le restanti cinque sono spente. Due sono in corso Potenza, all’angolo con via Val della Torre (verso Nord e Sud); una in corso Orbassano, angolo corso Settembrini (direzione Sud); una è proprio quella sul ponte di corso Sommeiller e l’ultima è in via Vanchiglia, angolo via Santa Giulia. Anche quest’ultima, benché non attiva, ha già alimentato polemiche per la presenza costante di auto in doppia fila nell’unica corsia libera, che costringe fin d’ora gli automobilisti a invadere quella riservata ai bus.