Doris Lo Moro, la “signora della politica” e l’esigenza di lasciare un segno profondo


CATAZNARO Nel saggio “Tra individui e cose”, del ’95, il filosofo Maurizio Iacono rifletteva, tra l’altro, sulla perdita di memoria causata dall’incedere del capitalismo spinto, invasivo, illimitato. Oggi, a 30 anni da quello scritto, la memoria umana è quasi disattivata: sempre meno sorretta dalle emozioni e trasferita in blocco nei nuovi supporti della tecnologia. Così, tutto – o quasi – si perde nell’indistinto: i ricordi, la storia, le azioni individuali e i loro contesti.
Viviamo in un mondo di notizie, di messaggi fulminei che arrivano nei nostri smartphone e spesso inducono reazioni di sdegno oppure sensazioni di paura e di impotenza. Manca – perché non è dato – il tempo di analizzare, di leggere le informazioni quotidiane in rapporto al passato e al futuro. Succede in ogni ambito…

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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2025-03-24 19:52:58 da Redazione Corriere


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